Martano dice NO al “PORCELLUM”
Il Comitato Beni Comuni ha concluso la raccolta firme per l’abrogazione della legge elettorale ribattezzata “Porcellum”. 700 firme: ancora una volta al nostro appello una risposta massiccia dei martanesi. Un notevole contributo per la cancellazione di una legge elettorale vergognosa. Una legge elettorale che priva i cittadini di un diritto fondamentale: quello di scegliersi i propri rappresentanti. Il risultato di questa porcata è un parlamento senza meritocrazia. Un parlamento incapace e inadatto a rappresentare il Paese e le sue sfide. Un parlamento occupato esclusivamente a cercare salvacondotti e scorciatoie giudiziarie per una classe politica in rotta di collisione con il Paese reale. Non sappiamo se il referendum si terrà. Il parlamento tenta, in un ultimo vagito, la riforma elettorale, mentre la legislatura sotto i colpi quotidiani degli scandali e del malaffare sembra avviata alla fine. Questo referendum, come quelli di Giugno, ha un significato più ampio: la riscossa civile e politica di chi non ce la fa più. La necessità di riformare e bonificare dal basso una classe dirigente in preda ad un delirio privatistico-affaristico. La sfida non è sconfiggere Berlusconi. La sfida sarà sconfiggere il berlusconismo: il vero vincitore degli ultimi 20 anni, trasversale alla destra e alla sinistra. È l’ora in cui non si può restare alla finestra per poi saltare sul carro del vincitore nel miglior stile gattopardesco. I nostri occhi hanno immaginato e le nostre orecchie ascoltato racconti che parlavano di uomini e di donne che nel buio della guerra osarono pensare un paese diverso: i partigiani che seppero riscattare l’Italia dall’onta del fascismo. Assicurandole pace, progresso e giustizia sociale. Bisogna crederci. Possiamo ricominciare. Arriverà l’8 per settembre per Berlusconi. Ma noi vogliamo di più: vogliamo un 25 aprile. Vogliamo superare la crisi non con il virus che l’ha generata. Non con le ricette neoliberiste che ci hanno gettato nel baratro. Vogliamo ripartire dalla nostra indignazione che manifesteremo il 15 ottobre insieme alla Fiom. Non vogliamo governi tecnici con Fini e Casini. Vogliamo ricominciare a scrivere una pagina migliore per il nostro Paese, con entusiasmo e partecipazione e senza pregiudizi, con tutti voi cittadini, a partire da quest’angolo di Mezzogiorno.
COMITATO BENI COMUNI MARTANO