Martano: il consigliere Iervoglini interviene sull’illuminazione del Largo I Maggio
Non si può negare l’impegno costante dell’Assessore Sicuro nella illuminazione del paese. Alcune vie, in particolare Via Cosimo Moschettini, Via Sant’Andrea e Via Castrignano, e da ultimo Via Calimera e Via Caprarica, sono state dotate di nuovi lampioni e lampade led, i primi esteticamente pregevoli nella loro linearità, in grado di generare una efficace ed efficiente illuminazione.
Ma, poiché lo stato delle finanze comunali peggiora, anche in virtù di una futura, molto probabile, riduzione dei trasferimenti statali per 369.000 euro, come sanzione legata allo sforamento del patto di stabilità 2012, sarebbe opportuno, laddove possibile, ridurre gli sprechi, oppure razionalizzare i servizi.
L’uso dell’illuminazione pubblica, e quindi i relativi costi, in alcuni casi ne rappresentano un esempio.
E’ il caso dell’impianto pubblico di illuminazione della Tendostruttura di Largo I Maggio? Vediamo. La struttura è stata affidata in gestione al consorzio COAP, con la possibilità di svolgere un certo numero di eventi annuali direttamente ad opera del Comune di Martano. Poiché la struttura è dotata di un impianto di illuminazione in parte privato e in parte pubblico e l’impianto acceso tutte le sere è quello pubblico, considerate le richieste pervenutemi da diversi cittadini, il mio ruolo di consigliere comunale e la necessità di una risposta ufficiale, ho presentato una interrogazione al Consiglio Comunale del 2 Aprile 2013. Ho chiesto se l’Amministrazione non ritenesse di dover limitare il consumo di energia elettrica, ricorrendo all’accensione dell’intero impianto solo in occasione di eventi gestiti direttamente dall’amministrazione o da terzi per conto dell’amministrazione, nell’ambito della quota di eventi concessi dal gestore privato.
La risposta, fornita dall’Assessore competente nella stessa data, è stata una scoperta, almeno per me, ma credo anche per molti che leggono, e almeno in parte.
La prima parte della risposta, ovvia poiché proveniente da chi è titolare di deleghe nel settore, è che, nonostante la struttura e lo spazio siano stati dati in gestione a terzi, quell’area resta pubblica e pertanto va bene ed è “bella” così illuminata.
Ma la risposta contiene una seconda parte: e cioè il risparmio dei costi dell’energia non si può ottenere semplicemente spegnendo le luci, visto che il contratto posto in essere nel 2009 e che decorre dal 1.9.2008 per 15 anni, prevede il pagamento di importi fissi annuali per la manutenzione ordinaria (16.686,89+Iva) e per i consumi (140.863,50+Iva), attualmente giunti a un costo complessivo di 224.071,00 euro Iva inclusa, alla ditta che gestisce parte degli impianti di pubblica illuminazione, di proprietà comunale. E così è necessario un continuo “braccio di ferro” amministrazione-ditta per riuscire ad avere nuovi impianti di illuminazione che, alla ditta fanno risparmiare sulla bolletta, e al Comune consentono una migliore illuminazione.Pertanto spegnere le luci pubbliche della struttura non comporta automaticamente un risparmio. Ma è altrettanto evidente che è una scelta politica quella di inserire nel “forfait” il costo dell’illuminazione pubblica della Tendostruttura di Largo I Maggio. Se le cose stanno così, forse sarebbe stato meglio potenziare l’illuminazione delle strade attigue alla tendostruttura e di quelle attigue alla piazzetta alberata con la stele dedicata ai martiri della Resistenza (quest’ultima non è una rivendicazione di carattere politico, che non spetta a me, ma una semplice constatazione da cittadino).
Il Consigliere Comunale
Toni Iervoglini
ora capisco perché di tanto in tanto in Piazza (Assunta) già alle 19 si passa in modalità risparmio, tipo illuminazione notturna, spegnendo la metà dei lampioni.
Una polita di risparmio energetico è necessaria e improrogabile, ma credo che si debba comunque fare garantendo sicurezza e decoro per tutto il paese che almeno da questo punto di vista sarebbe da considerare un sistema e che dovrebbe essere gestita da chi si occupa della cosa pubblica piuttosto che piegarsi alle decisioni della ditta. E se braccio di ferro deve essere non ci resta che darci alla coltivazione di spinaci!
Nella zona di largo I MAGGIO le luci sono sempre in modalità risparmio ed alcuni pali della vera illuminazione pubblica sono sempre spenti. Mi piace la frase dell’assessore competente ” pertanto va bene ed è “bella” così illuminata” . Io rispondo dicendo che un vecchio proverbio dice “Non è bello ciò che è bello ma è bello cioò che piace”. Per me quelle tende di plastica non dovrebbero essere illuminate perchè sono un obbrobrio e lo sono per molti altri cittadini. Che gusti hanno questi amministratori! Ed ora sarebbe tempo che i sindaci che passano dal Municipio di Martano, soprattutto se per breve periodo, non facciano contratti per 15 – 20 anni le cui conseguenze le paghiamo noi cittadini che paghiamo le tasse. Di certo non gli evasori che a Martano sono tanti……..
Mi sembra strano che un consigliere così attento non abbia suggerito all’assessore competente di far sostituire l’alimentazione di quell’illuminazione con il solare fotovoltaico a LED.
Saluti,
Kazunobu
Caru amigo de l’oriente sul largo del I° magio si poteva realizare un parco fotovoltaico ad alta eficienza per iluminare tuta la cità di martano e coprire per automobili e per le fiere e per feste e per le manifestazioni ecc……senza spendere unu euru.
Un saludu
Kazuvekiu
E’ evidente che questo è diventato il Paese degli sprechi…alcuni lavori potevano essere fatti un pò piu’ in là,mettendo in primo piano le cose che ancora non si sono fatte,come il rifacimento delle strade che fanno davvero schifo…
Brava Marianna, veramente i lavori un po’ più in là si potevano fare rasando l’erba ai piedi della stele in onore ai Martiri della Resistenza. Salvo che il tributo ai martiri non sia stato immaginato, dagli amministratori, come la resistenza delle graminacee ai pedoni con i cani al guinzaglio.
Più che il paese degli sprechi, cara marianna, è il paese degli sprech.