Martano: il punto della situazione sulle strade dissestate
“Il suolo è grigiastro. Il paesaggio si presenta cosparso da una miriade di crateri più o meno grandi: se ne contano circa 3000 miliardi, con raggio non inferiore al mezzo metro.”
Dall’alba dei tempi l’uomo osserva, scruta, contempla l’etere. Da sempre, col naso all’insù, egli rivolge lo sguardo alla volta celeste. Cerca di scorgere l’affascinante Luna, timidamente nascosta tra le nubi. Lo fa di notte, come nella migliore tradizione romantica tardo-ottocentesca, servendosi di costosi telescopi astronomici e/o torri d’osservazione. Spese, in tempi di crisi, difficilmente sostenibili.
Il Comune di Martano, da sempre vicino ed attento alle esigenze del cittadino, offre alla popolazione l’opportunità di rimirare –ad occhio nudo e a costo zero- gli ampi crateri della superficie…lunare? No, di quella…stradale!
Il virgolettato d’apertura è, difatti, una lunga perifrasi per indicare le strade urbane, oramai ridotte ad un colabrodo.
Torniamo ad occuparci, dunque, di sicurezza stradale, cattiva manutenzione, incuria e dissesto della viabilità.
Lo scorso 1° aprile, sempre su cortegrandeonline.it, avevamo posto al centro dell’attenzione le sopraccitate questioni, scatenando un acceso dibattito che ha visto coinvolti cittadini indignati, assessori e consiglieri comunali.
Ecco, a distanza di un mese dalla pubblicazione dell’articolo, un primo punto della situazione.
Come avevamo denunciato, sembra quasi di doversi districare in un vero e proprio percorso di guerra, tra buche, voragini e dislivelli della pavimentazione. Gli ultimi interventi per il rifacimento del manto stradale risalgono a decenni fa e la situazione è degenerata in seguito agli scavi per la fornitura di metano, per la fogna bianca (adibita alla raccolta ed al convogliamento delle acque meteoriche di dilavamento e di lavaggio delle strade), per quella nera (adibita, invece, alla raccolta ed al convogliamento delle acque reflue urbane), ed i relativi allacci dei privati.
L’amministrazione comunale ha voluto accertare le proprie responsabilità ed inadempienze, con l’obiettivo di venire a capo di questo intricato rebus, riscontrando e determinando la natura dei dissesti, l’entità e gli eventuali costi degli interventi per ripristinare una situazione di normalità, o quantomeno di decenza.
La medesima indagine è stata condotta dall’Acquedotto Pugliese, responsabile dell’allaccio degli immobili alla rete di fognatura nera.
Sia chiaro: ben venga che si cerchi di ristabilire la verità e di capire di chi sia la colpa, se delle ditte appaltatrici (di ambo le parti) che hanno svolto i lavori, o dei dirigenti e dei funzionari che non hanno supervisionato come avrebbero dovuto, ma è altresì necessario un intervento tempestivo.
Manutenzione o rifacimento del manto stradale? Ennesima, amletica questione.
Gli interventi, il più delle volte, sono eseguiti male e servono solo a tamponare l’emergenza. Il manto stradale è composto da vari strati, tra cui il “tappetino”, ovvero il bitume nero che vediamo in superficie. Quando si genera una buca, questa viene riempita con il bitume; andrebbe, invece, aperta e ricostruita in ogni suo strato danneggiato, altrimenti l’asfalto fugge via alle prime piogge e l’intervento risulta del tutto inutile.
Inoltre, qualora –e non ce lo auguriamo!- la situazione dovesse degenerare, le buche causerebbero l’infiltrazione dell’acqua piovana all’interno del manto stradale, fino a raggiungere le fondamenta degli edifici, mettendone a rischio la stabilità.
Del resto, tragica si prospetta, metaforicamente parlando, la sorte di quel bastimento malamente assicurato alla terra ferma durante un violento fortunale.
Appellarsi al senso di responsabilità civica significa valutare accuratamente, persino in un momento storico di crisi, le scelte fatte e da fare per garantire, in primis, la tutela e la sacrosanta incolumità dell’intero corpo sociale. Significa non farsi incantare dall’eccesso e dalla magnificenza di riqualificazioni circoscritte e dispendiose, per giustificare e fingere di non vedere l’approssimazione con cui sono eseguiti i lavori di ordinaria manutenzione.
Noi di Corte Grande abbiamo ascoltato ed accolto le perplessità di tutti e, a dispetto di ogni infondata malignità faziosa e gratuita, sappiamo di essere nel giusto quando leggiamo le parole di una delle tante mamme indignate che ci scrive “Grazie alla redazione per lo spazio che ci offre!”
Ora, cari amministratori, tocca a voi.
[Il collage che correda quest’articolo documenta, con la sola eccezione dell’ultimo scatto in basso a destra, lo stato di un brevissimo tratto della pavimentazione stradale di Via Martiri della Resistenza.]
Maria Luisa Stomeo
Ma quali fogne bianche? Nella zona di piazza I Maggio, dove il comune negli ultimi 20 anni ha incassato un sacco di soldi per le opere di urbanizzazione, le fogne bianche sono le strade che raccolgono l’acqua del rione. Eppure sono vie molto trafficate, ma non ci si accorge della loro impraticabilità, forse perchè distratti dalle tende che, grazie all’amministrazione Micaglio decorano la piazza e fanno ombra agli operai che preparano nuove tende per chissà quale paese del terzo mondo…… Ma qualcuno ha contato quante luci sono accese tutte le notti per illuminare le tende? Forse servono per distrarre i passanti in modo che non vedano soprattutto le buche e poi anche i bidoni della spazzatura posizionati perennemente sui marciapiedi, carte, plastica e sporcizia varia lasciata dagli ambulanti il martedì.