Martano: la raccolta differenziata non esiste, almeno al momento
La raccolta rifiuti differenziata non esiste: è una presa in giro. Questo è il risultato a cui sono giunto a seguito di un episodio a cui ho assistito.
Lunedì, giorno della raccolta del rifiuto umido, questo è scritto sulle disposizioni distribuite ad ogni famiglia, piove. Sono circa le nove.
Di fronte al bar in cui- solitamente- faccio colazione con gli amici assisto ad un’operazione strana. Due camioncini della spazzatura si affiancano. Da uno dei due si scarica nel compattatore un carico di tubi di plastica.
Mi avvicino agli operatori e chiedo se oggi non è destinato ad una differente raccolta di rifiuti. La risposta mi lascia allibito: “si è vero, ma a Poggiardo, dove si conferisce il rifiuto non esiste differenziata”. Cioè, chiedo, va tutto in discarica? Risposta: “si va tutto in discarica. Nei primi tempi abbiamo consegnato con il metodo differenziato, poi ci hanno detto che era fatica sprecata ed allora…”.
Ma come, ed allora tutta questa grancassa di pubblicità per la raccolta differenziata che salverebbe il territorio, queste attenzioni della popolazione al sistema, questo impegnarsi a differenziare quanto più possibile è una presa in giro. Si! Se stanno effettivamente così la cose. Ed allora, continuiamo a chiederci, come fa la Provincia a stilare una graduatoria dei paesi virtuosi, rispetto alla raccolta differenziata?
Allora, potrebbe essere vero che anche la discarica di Cavallino, sono voci che circolano, non è in grado di effettuare la differenziata. E la racconta differenziata di carta, vetro, plastica, che fine fanno. I nostri amministratori, ma- probabilmente- sono stati presi in giro anche loro- ci avevano promesso che i costi sarebbero scesi con questa sistema. Perché la carta e la plastica riciclata sarebbe stata pagata alle imprese di raccolta rifiuti, perciò, i costi per famiglia sarebbero scesi.
Così, non è stato, né sarà mai in questa situazione. Per capire di più di tutta la storia abbiamo contattato telefonicamente la responsabile della “Bianco”, impresa delegata alla raccolta. Ci ha risposto la responsabile, Antonella Bianco, che ci ha spiegato come, in effetti, a Poggiardo non sono attrezzati per la differenziata, perciò tutto viene considerato indifferenziata.
Il metodo che si sta seguendo servirebbe solo per abituare la gente per quel che verrà. L’azione sarebbe stata promossa dai sindaci appartenenti all’Aro 4, cui appartiene Martano. La differenziata continuerebbe a riguardare la carta e la plastica. Ma, questo potrebbe non essere vero. Lo dimostrerebbe quel che abbiamo visto questa mattina in cui tutto il materiale sarebbe stato messo insieme e destinato in discarica, per la buona pace di chi crede nella differenziata e la fa.
Dovremmo, dunque, abbandonare le illusioni e rassegnarci a pagare senza alcun risultato per l’ambiente?. Probabile, ma non a tacere, se ci permettete.
Fernando DURANTE
più andiamo avanti con le varie farse e altarini nascosti,più ci rendiamo conto di non avere classe politica ne tanto meno persone atte a gestire il pubblico con dignità morale.cosa alquanto discutibile secondo il mio modesto parere ci vorrebbe informazione a tutta la cittadinanza .
Il problema, caro Antonio, continua ad essere quello che i nostri politici non riescono a far rispettare gli accordi. E sia se a pagare questa loro distrazione siano i cittadini. Mi spiego. Fra le tante promesse fatte all’epoca dell’avvio del servizio di raccolta differenziata spinta, c’erano quelle per cui il riciclaggio della carta e quello della plastica avrebbero prodotto un ritorno in moneta a questo loro impegno. Ed ora? Dove sono andati a finire quei soldi, tanto utili in momenti come questi? Nulla. Incrociamo le dita, ma non ci rassegnamo. Per favore. Fernando Durante
Seppure in ritardo vedo con piacere che gli articoli vengon letti e registro vivaci reazioni. Vi confesso che confido poco sul mezzo di diffusione delle notizie come internet. Comunque, resto dell’idea che una notizia pubblicata è sempre positiva, anche se letta da una sola persona, è sempre un lettore in più. Detto questo, premesso che quel che ho scritto è riscontrabile, chiedo: come fa la Provincia a stilare graduatorie? Un signore che ha avuto famigliari in vancanza in uno dei numerosi bad and breackfast di Carpignano mi comunicava che questa estate un suo parente ospite avrebbe chiseto ad un residente il calendario della raccolta differenziata. La risposta è stata che, in paese, non ce n’era. Eppure figura al secondo posto. Allora? Ci vorrebbe anche un minimo di serietà, forse. Fernando Durante
se quanto affermato e’ vero allora e’ il momento d fare delle serie riflessioni su tutto il ciclo di rifiuti e slla differenziata.E pensare che io volevo fare un concorso a premi per valorizzare chi si fosse impegnato di piu’.Gia’ domani 2 nel corso del convegno di piazza caduti faro’un cenno nell’ambito delle problematiche ambientali;certo pero’ che sarebbe opportuno un consiglio monotematico sull’argomento.
Io mi sono limitato a riferire quel che mi hanno detto gli operatori ecologici. Sono daccordo con te che la situazione, ma sono tanti altri cittadini che mi hanno scritto, è allarmante e da presa in giro. Chiedere un Consiglio monotematico potrebbe servire alla causa. Ma ho l’impressione che potrebbe provocare una vera e propria rivoluzione da parte dei cittadini che pagano. Ciao. Fernando
Che bella rivoluzione ci sarà quando sapranno che la tassa sulla spazzatura sarà aumentata perchè poco virtuosi!!!!!!!!!
Mi sto preparando a godermi lo spettacolo…..
Quello che è scritto è tutto vero. Questo lo sapevo da tempo; da sempre la raccolta differenziata a Martano è stata solo di nome.
Ma, come mai, in un paese in cui ci si lamenta per tanta disoccupazione, non ci si organizza in piccole cooperative per fare il compost? Siamo sempre alle solite! Non ci sappiamo organizzare per crescere investendo poco e, con un pò di fantasia, migliorare sia le condizioni economiche e ambientali. Non parliamo poi dei sindaci: non gliene fotte niente dell’ambiente. In alcune zone di Martano ci sono discariche a cielo aperto, ma nessuno le vede e se le vede brucia il tutto senza sapere cosa c’è in quel terreno e che danno può provocare.
É da una vita che mi impegno a fare la differenziata e a tutelare quanto più possibile l’ambiente in cui Noi tutti viviamo…anche per dare la possibilità ai nostri figli di vivere dignitosamente il loro futuro. Ero già a conoscenza di questi strani meccanismi spifferati a miei conoscenti da qualche netturbino sprovveduto, ma nn ci volevo credere.
Da oggi nn farò più la differenziata e tirerò fuori bidoni a casaccio…vediamo se questi iniziano a capire qualcosa…
Grazie per lo sfogo
Caro Marco. La notiza è brutta e mette in chiaro tante illusioni di gente che vuole essere seria ed onesta. Di persone che guardano con preoccupazione al mondo che lasciano ai propri figli. Epperò, non mi va di seguire i cattivi esempi. Io, sopratutto devo dare esempio. I figli mi guardano. Poi, se i nostri amministratori ci prendono in giro, ci sarà il tempo dei conti.
Allora ci si potrà vendicare. Coraggio. Fernando Durante