Martano: sulla questione “Via Alfieri” intervengono l’Ing. Mittaridonna e l’Avv. Saracino
Per capirci e, soprattutto, per fare capire alla gente a chi spetterebbe realizzare le opere di urbanizzazione Primaria abbiamo pubblicato i giudizi dei due avvocati in causa. Da una parte l’avvocato Domenico Petrachi che, nel suo giudizio di merito chiesto dall’amministrazione comunale, sostiene che toccherebbe al comune sostenere le opere di Urbanizzazione Primaria. Dall’atra, il suo collega, Donato Saracino, convinto- invece- che a pagarle debbano essere i proprietari dei suoli lottizzati o i loro acquirenti.
Di fronte a posizioni così nette ed, apparentemente, inconciliabili, noi di Corte Grande abbiamo aperto un confronto, stimolati dalla questione sollevata da Saracino. Presso il Tar di Lecce sarebbe fermo un giudizio intentato dalla proprietaria di una zona classificata B4 convenzionata, proseguimento di via Alfieri, attraverso il quale chiederebbe all’amministrazione comunale di realizzare le opere di urbanizzazione Primaria (acqua, luce, fogna ecc.). Questo, in estrema sintesi, è il motivo del contendere.
E, per questo, noi abbiamo pubblicato i commenti dell’avvocato Petrachi che ha replicato ad alcuni articoli di stampa. E, per questo, pubblichiamo di seguito anche il commento di Saracino. Arricchendolo, però, anche del parere del tecnico comunale, Raffaele Mittaridonna, secondo il quale, in effetti, “spetterebbe al comune eseguire le opere di urbanizzazione Primaria, per poi rifarsi sui proprietari dei lotti che andranno a costruire. Ma, mai a copertura totale della spesa sostenuta”, dichiara l’ingegnere. Una parte, almeno, graverebbe sul Bilancio comunale. A questo punto, però,il discorso si sposterebbe sulla disponibilità di Bilancio che, a quanto è dato di sapere, non ne avrebbe disponibilità.
P.S. Senza alcuna vis polemica, ma per riportare nei corretti binari delle rispettive competenze, vorrei chiarire che ad un giornalista spetta, suo malgrado, la sintesi e la scelta di una questione. Che, insieme, costituiscono la sua forza, ma anche la sua debolezza, in quanto giustamente soggette a giudizi personali. Io credo di aver rispettato questo principio.
Di seguito la lettera dell’Avvocato Donato Saracino.
Egr. Direttore del periodico di informazione “CORTE GRANDE – on line”
Il commento postato al Suo articolo “La Città si interroga sulla lottizzazione di Via alfieri” del 22/3/14 mi induce, per dovere professionale, a chiarire i termini della questione, anche al fine di evidenziare i seri rischi di danno erariale per il Comune di Martano.
Nel premettere, comunque, di non essere a conoscenza del parere legale di cui si è dotata l’Amministrazione Comunale di Martano, mi limito (ed è più che sufficiente) a commentare il testo della norma (art. 38 delle Norme Tecniche di Attuazione) del Piano Regolatore Generale del Comune di Martano, riportata testualmente nel richiamato commento.
Come codificato, “il P.R.G. si attua per intervento edilizio diretto convenzionato”.
Mi consta personalmente, per aver svolto le funzioni di Consigliere Comunale nel 2006, che al Comune di Martano, con la richiesta di frazionamento dei lotti e di semplice cessione gratuita delle aree da destinarsi a sede stradale, non sia stato CONTESTUALMENTE domandato il PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO.
Per tale gravissima MANCHEVOLEZZA, insieme al mio gruppo di Consiglieri di Minoranza, ho espresso voto contrario.
Il Comune di Martano avrebbe dovuto rigettare la richiesta della proprietaria Francesca Comi.
E’ utile chiarire che l’urbanizzazione dell’area è ad esclusivo vantaggio del proprietario della stessa.
Se il permesso di costruire, che la norma richiede “convenzionato”, permette di quantificare quanto il proprietario debba pagare a titolo di oneri di urbanizzazione, la convenzione, anch’essa imposta dalla normativa, permette di regolare gli obblighi che il privato debba assumere per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (sistema viario e quant’altro), comprese le garanzie (fideiussioni).
La stessa norma, al fine di evitare che il Comune paghi eventuali indennità di esproprio per le “aree interessate alla viabilità, ai parcheggi e all’arredo stradale”, impone l’obbligo della loro cessione gratuita, da inserire nella convenzione.
Per queste macroscopiche anomalie, come è stato giustamente osservato nel Vostro “incriminato” articolo, “la convenzione non può essere ridotta alla semplice cessione gratuita del terreno”.
Nè pare condivisibile l’assurda deduzione che la realizzazione delle opere di urbanizzazione in zona di completamento soggetta a permesso di costruire convenzionato (nel nostro caso la strada, peraltro non collegata ad altra pubblica via perchè interrotta da un tratto di sede stradale di esclusiva proprietà privata) debba essere regolata “ A RICHIESTA”!!!.
Al proprietario dell’area tipizzata B/4 è unicamente consentito di richiedere (legittimamente perchè è un suo diritto) lo scomputo di quanto debba pagare per oneri di urbanizzazione, quantificato nel permesso di costruire, rispetto a quanto egli stesso debba spendere per realizzare la strada. Da ciò la necessità che la richiesta di permesso di costruire sia contestuale alla sottoscrizione della convenzione, così come previsto ed imposto dall’art. 38 delle N.T.A. del P.R.G..
Dal pasticciato comportamento del Comune di Martano, nell’approvare la bozza di covenzione del 2006, è scaturita la compravendita di lotti che, seppur inseriti in zona di completamento, di fatto sono inedificabili in assenza delle opere di urbanizzazione (strada, luce, acqua, fogna nera, fogna bianca ed altro).
Gli stessi acquirenti dei lotti già venduti si sono obbligati, con l’atto pubblico di acquisto, a sopportare interamente “tutti gli oneri e le spese necessarie sia per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (leggasi strada ed accessori) che per lo sfruttamento edificatorio dei suoli”.
In definitiva, dall’assurda richiesta di realizzazione di un tratto del prolungamento di Via Alfieri, che l’Amministrazione Comunale di Martano è intenzionata ad esaudire a proprie spese, al DANNO ERARIALE che ne deriverebbe è da aggiungersi LA BEFFA per aver realizzato una via pubblica interclusa.
Di contro, al privato cittadino, tal Comi Giuseppe, proprietario di altra area tipizzata sempre B/4 in zona “Madonnella”, a completamento dell’opera viaria fornita di tutte le necessarie infrastrutture, che ha realizzato e collaudato a proprie spese, per avervi fatto esplicita richiesta, è lecito attendersi dall’Amministrazione Comunale di Martano, a titolo di encomio, la conseguente intestazione!!!
Avv. Donato Saracino
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Per aggiustare le strade non c’è un euro, per pagare imprese ci facciamo fare la multa con cinque zeri, per le lottizzazioni si debbono spendere i nostri soldi per fare le strade (per tradizione si chiedono i pareri agli avvocati dando un indirizzo di che cosa si vuole fare). Faccio una constatazione: Noi cittadini non esistiamo, quello che ci è dovuto non ci viene dato e dobbiamo subire sempre i soprusi di pochi, datevi una mossa!!!!!! Certo fra poco (essendo vicine le elezioni) saranno in molti a volere il nostro bene e che faranno programmi……… ecc………Che realta!