Melendugno: intervista al neo sindaco Marco Potì
Allora, sindaco, quale è stata la chiave di questo successo elettorale in parte inaspettato?
Abbiamo vinto con il 37%, un ottimo risultato considerato le premesse, è stata premiata una lista con caratteristiche nuove, composta da molti giovani e molte donne. Inoltre, abbiamo fatto di tutto per ripartire dalla coalizione di 3 anni fa, cercando di allargare al Pd, purtroppo non è stato possibile. A quel punto abbiamo preferito non snaturarci, volevamo rimanere nell’alveo del centro-sinistra, sulla scia del progetto amministrativo precedente, purtroppo interrotto a causa della scomparsa di Vittorio Potì. La gente ha voluto premiare la nostra coerenza, la nostra sincerità, la nostra spontaneità. Non abbiamo voluto speculare sui bisogni delle persone. Questo successo dimostra che le persone non sono dei pacchetti di voti, non sono dei numeri, le persone hanno un cuore, un cervello, fanno delle scelte che bisogna rispettare.
Come si può rispondere alla crisi della politica, da dove si riparte?
Bisogna ripartire dalla politica, dai partiti, dalla formazione, abbiamo seguito questa strada anche nella formazione della lista, scegliendo persone che in questi anni si sono formate nel partito socialista.
Dopo la campagna elettorale il paese si aspetta delle risposte, quali sono i progetti a cui state lavorando, come vi muoverete?
Cercheremo di creare delle occasioni di buona occupazione attraverso il turismo e la cultura, che saranno i pilastri della nostra azione amministrativa. Vogliamo dedicare più attenzione anche all’entroterra, a Borgagne abbiamo iniziato un progetto di riqualificazione del centro storico che vogliamo continuare, ci sono delle splendide dimore che possono diventare albergo diffuso. Inoltre, bisogna curare di più le attività di promozione del nostro territorio, stiamo pensando a degli strumenti per fidelizzare meglio il turista, potrebbe essere molto utile l’istituzione di una card che porterebbe dei vantaggi sia al turista che ai numerosi esercenti del nostro territorio. Ci sono anche dei progetti per valorizzare meglio Roca vecchia, stiamo pensando ad un parco-museo. In un’altra direzione invece c’è il progetto di un parco acquatico, pensato lontano dalla costa, in modo da non dover fare nessuna variante urbanistica. Parlo di un parco acquatico che abbia valenza regionale, che possa anche servire a decongestionare le spiagge in periodi di punta.
A proposito di turismo e cultura, nel comune di Melendugno ci sono delle risorse culturali come il cinema, il castello e il centro culturale Rina Durante non adeguatamente sfruttate, avete qualche idea per rilanciarle, avete pensato a come si possono sfruttare meglio?
Per quanto riguarda il cinema è importante mantenere l’attuale cartellone con il Teatro Pubblico Pugliese, inoltre potrebbe essere sfruttato meglio per allungare la stagione turistica, magari cercando di trovare le risorse per la creazione di un festival di una certa importanza. Per il castello, invece, c’è già un progetto che prevede il recupero. Stiamo parlando di uno dei pochi castelli ottagonali che abbiamo in Puglia, bisogna assolutamente recuperare il fossato, riqualificare il parco verde, una volta recuperato può essere utilizzato per mostre estemporanee, come museo. Infine, il centro culturale Rina Durante, dico sin da subito che una volta terminati i finanziamenti della regione siamo disponibili a trovare delle soluzioni, allo stesso tempo però dobbiamo pensare anche ad un progetto di rilancio, comunicare meglio le attività che vengono svolte, pensare a qualcos’altro, è una risorsa con enormi potenzialità, la dobbiamo sfruttare meglio.
La questione del gasdotto che dovrebbe attraccare a San Foca è una vicenda che ha destato molte preoccupazione tra i cittadini di Melendugno, che cosa ne pensa del progetto, cosa intendete fare?
Ho cercato di guardare il progetto da un punto di vista tecnico, non è così invasivo come può sembrare. In ogni caso anche un impatto molto mitigato non può mai tranquillizzare del tutto, un opera di questo tipo è quasi inconciliabile con le caratteristiche del nostro territorio, con la sua vocazione turistica. Per quanto riguarda ciò che può fare il comune abbiamo già adottato una delibera, votata all’unanimità, in cui neghiamo ogni autorizzazione.
Ho colto nella popolazione qualche malumore legato all’imposta di soggiorno, al suo reinvestimento, ai tempi dell’adozione, come affronterete questa questione?
Abbiamo cercato di decidere in tempo, era gennaio quando abbiamo deciso di adottarla. Il nostro orientamento è di reinvestirla a partire dal 45%, quindi questo significa che questa percentuale può essere molto di più, dipende da come andranno le cose. Inoltre, ci tengo a precisare che la concorrenza non la dobbiamo fare sulla tassa di soggiorno ma su quello che offriamo.
Quali criteri intende seguire nella formazione della giunta?
Abbiamo già da tempo fissato due paletti: Fabio Bufano e Flavia Casciaro. Fabio Bufano sarà il vicesindaco, è un riconoscimento alle indubbie qualità umane e professionali, grazie a lui abbiamo un bilancio sano, nonostante i tanti tagli agli enti locali. Flavia Casciaro invece sarà assessore al personale e al contenzioso. È un riconoscimento al gruppo di moderati e cattolici che hanno creduto nel nostro progetto. L’altro criterio che abbiamo voluto seguire è stato quello delle preferenze, l’elettorato ha dato delle indicazioni che vogliamo rispettare, quindi sulla base di questo criterio, gli altri assessori sono: Annalisa Prete al turismo e alla cultura, Maurizio Cisternino al decoro urbano, pulizia municipale e ambiente. Sandro Potenza e Angelica Petrachi invece ricopriranno due ruoli istituzionali: il primo grazie alle sue qualità politiche sarà capogruppo in consiglio comunale; la seconda, invece, sarà presidente del consiglio. È un piccolo segnale di attenzione alla questione di genere. Infine, siccome siamo passati da una giunta a sei ad una quattro, tutti gli altri mi coadiuveranno, mi aiuteranno in qualcosa. A partire da Simone Dima che continuerà ad occuparsi di politiche giovanili, sport e spettacolo, Giusy Doria, invece, mi aiuterà nei servizi sociali.
Marco Termo