Melpignano: “Confine # 1 / Storie di luci e di ombre” Mostra fotografica di Fabrizio Borelli
In occasione della XX Edizione del Festival La Notte della Taranta, si inaugura l’esposizione Confine # 1 / Storie di luci e di ombre di Fabrizio Borelli, artista romano da molti anni impegnato nella ricerca della restituzione visiva della realtà attraverso il linguaggio video e fotografico.
Giovedì 3 agosto, alle ore 19.00, Mostra fotografica a cura di Maria Italia Zacheo, presso l’Ex Tabacchificio di Melpignano.
In esposizione opere del ciclo Confine # 1, in bianco e nero, realizzate a Roma, nell’autunno del 1979, quando il Centro Sociale Primavalle, un quartiere della periferia Nord di Roma, e l’Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà organizzarono la manifestazione «Uomini e recinti», nel pieno della discussione sulla Legge 180 – promotore lo psichiatra Franco Basaglia – che impose la chiusura degli ospedali psichiatrici e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio in Italia, il primo paese al mondo ad abolire gli ospedali psichiatrici.
Nella prospettiva di una progressiva chiusura dei manicomi, furono numerose le iniziative volte a reinserire i malati di mente nella società attiva. Era la stagione dei movimenti, che aspiravano a guidare gli esclusi verso la conquista e il recupero dell’autonomia e della responsabilità personale, lontano dai trattamenti repressivi o contenitivi.
Il materiale fotografico è la testimonianza dell’entusiasmo e dello smarrimento di un gruppo di uomini e donne in viaggio nella città. Santa Maria della Pietà, Tevere, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, rovine archeologiche e piazze del centro storico, Giardino zoologico, Mattatoio, Borgate delineano un inedito itinerario teatrale a Roma; durante un’unica tournée, tracciando un ipotetico percorso della riabilitazione, gli attori portano con sé gli strumenti di coercizione che avevano accompagnato la loro vita da internati – il letto di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock – rendendo manifesta al mondo la loro condizione.
Questa mostra ha una storia che proprio quest’anno trova una sua nuova ribalta, con l’annuncio del definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
La sua storia si intreccia con tutte le storie di confine – tra senno e follia, tra estraneità e intimità, tra individuo e comunità, tra regola e trasgressione – e racconta la fragilità e la frangibilità umana in una sequenza di immagini che restituiscono identità e dignità ai protagonisti.
L’esplorazione della frontiera tra normalità e diversità, poeticamente espressa nelle luci e nelle ombre della suggestiva narrazione fotografica proposta, sarà spunto per una riflessione in più in occasione del Festival La Notte della Taranta 2017, per una meditazione profonda sul tema dell’incantesimo della follia.