Nardò città aperta rifiuta ogni forma di fascismo
Sabato 11 marzo a Nardò si è tenuto il presidio antifascista che ha visto coinvolte molte associazioni e realtà locali. Il presidio è stato ideato in risposta all’iniziativa che Blocco Studentesco, giovanile di CasaPound, ha organizzato a Nardò nel Chiostro dei Carmelitani, con la partecipazione di Ares Prehm, coordinatore nazionale di Blocco Studentesco, Antonio Tondo e Paola Mita, due consiglieri comunali, Pippi Mellone, il sindaco della città, e Antonio Gabellone, presidente della provincia.
Nel pomeriggio in piazza Cesare Battisti il presidio, organizzato peraltro in una sola giornata, è riuscito ad aggregare circa duecento persone e questo è un risultato soddisfacente considerato che negli anni precedenti a contestazioni simili partecipavano al massimo una ventina di persone.
Il presidio si è aperto con vari interventi di singoli cittadini e dei rappresentanti di diverse associazioni aderenti. Una parte dei manifestanti si è poi allontanata provando ad attivare un corteo per raggiungere il luogo dell’incontro di Blocco, ma è stata fermata dalla polizia che ha bloccato tutte le vie di accesso al Chiostro dei Carmelitani. Il presidio si è concluso con una breve discussione dei partecipanti riguardo al da farsi dei prossimi giorni. La settimana entrante si terrà una riunione al circolo Arci di Nardò per costituire un coordinamento antifascista cittadino e per lanciare un corteo cittadino antifascista. L’obiettivo è quello di continuare un percorso per liberare Nardò da ogni fascismo e per renderla una città solidale, che fa delle diversità il suo punto di forza.
La scelta dell’amministrazione comunale di favorire, tramite la concessione gratuita di spazi comunali, tali iniziative e addirittura di partecipare come ospiti è inaccettabile sia per il fatto che in questo modo le associazioni di stampo neofascista raccolgono sempre più consenso sia per ciò che Nardò ha fatto in passato. Infatti proprio la città di Nardò tra il 1943 e 1947 ha ospitato a Santa Maria al Bagno oltre centomila ebrei scampati dai campi di sterminio nazisti, e il 27 gennaio 2005 ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ospitare nei locali comunali Blocco Studentesco vuol dire rinnegare la storia della nostra città e vanificare le lotte dei nostri Partigiani, che hanno perso la vita per difendere i principi democratici.
Nardò è una città libera e solidale, che ha imparato ad accogliere pensieri e culture diverse, unendosi senza distinzioni e costruendo insieme il cambiamento. Esemplare è il costante impegno dell’associazione Diritti a Sud, che fa delle diversità un valore aggiunto e della solidarietà un dovere morale e che si propone di essere il punto di riferimento per migranti, precari, disoccupati, pensionati, studenti, disabili ed emarginati, per poter unire le differenze ed educare al rispetto reciproco. Tutte prospettive che si pongono in netto contrasto al clima di tensione e di paura che le associazioni neofasciste strumentalizzano per legittimare la loro propaganda politica, colma di programmi razzisti, omofobi, antisemiti e di azioni violente e intimidatorie, oltraggiando i valori contenuti nella nostra Costituzione.
«“Fare blocco”, come recita lo slogan della giovanile di Casapound, significa appartenere a una fazione indistinta da contrapporre necessariamente a qualcosa o qualcuno. – sottolinea Eleonora Serafino, responsabile alla comunicazione di Link Lecce-Coordinamento universitario – È proprio questo che fanno i neofascismi: non potendo risolvere il problema, creano il nemico. E invece noi dobbiamo cercare di stimolare il ragionamento individuale e la discussione collettiva».
I promotori del presidio antifascista lanciano un appello a tutta la comunità, non solo cittadina, per assumere l’impegno solenne a tradurre in realtà i principi costituzionali, per cui tanti sacrifici sono stati compiuti dai Combattenti per la libertà, e a collocare al primo posto il dovere di solidarietà sancito dall’articolo 2.
«È assurdo assistere a come il sindaco e l’amministrazione provinciale, nella giornata di ieri, – dichiara Alessandro Personè, coordinatore dell’Unione degli Studenti di Nardò e uno dei promotori del presidio – abbiano lasciato spazio e legittimato delle forze neofasciste come Casa Pound e Blocco studentesco. La manifestazione organizzata in opposizione è riuscita a scuotere gli animi della cittadinanza, la quale non vuole essere spettatrice di politiche ambigue che si definiscono “né di destra, né di sinistra”. La città di Nardò, medaglia d’oro al Merito civile, resiste e lotterà contro ogni forma di fascismo e per la giustizia sociale!».
Rete della Conoscenza Puglia