No Tap, cittadini e commercianti contro il gasdotto. In 2mila tra Melendugno e San Foca
Un’opera che non piace a nessuno, soprattutto ai cittadini e agli amministratori dei paesi coinvolti maggiormente. Una situazione paradossale che mette spalle al muro gli abitanti di Melendugno e San Foca e l’atteggiamento di istituzioni nazionali e forze dell’ordine che continua a dare l’idea di uno Stato che appoggia i poteri forti e cerca di sopprimere in tutti i modi possibili i cittadini più deboli. Da circa un mesetto la zona Tap, quella in cui si continuano a svolgere i lavori, è stata militarizzata e quest’ultimo sopruso proprio non va giù a nessuno. Soprattutto a chi, già da prima, manifestava in maniera democratica il suo totale rifiuto verso quest’opera. Nella giornata di ieri, intanto, un’importante manifestazione si è svolta per le strade di Melendugno e sul lungomare di San Foca, mentre per la giornata di domani sarà il capoluogo salentino ad ospitare il dissenso dei manifestanti.
La protesta di ieri mattina è avvenuta in concomitanza con la serrata decisa dai commercianti del paese, appoggiata dai colleghi di Comuni limitrofi, ma anche da associazioni e liberi professionisti. Serrande di attività commerciali e di qualsiasi altra attività chiuse per protesta: è stata questa la decisione presa per manifestare il dissenso. Per le strade del paese l’atmosfera, prima dell’arrivo del corteo, era surreale. In giro c’erano poche persone, tutte le attività commerciale erano chiuse, e un insolito silenzio per quell’ora del giorno pervadeva il centro cittadino. Sia al centro che in periferia le strade, le vetrine, le inferriate erano piene di cartelli, volantini e striscioni di opposizione a TAP. A rompere il silenzio è stato un lungo fiume umano, composto da bambini, ragazzi, adulti, anziani, famiglie, armati di fischietti, palloncini, cartelli, striscioni e megafoni. In totale pare ci siano state circa 1500-2000 persone provenienti non solo da Melendugno a presenziare al corteo.
Il corteo è arrivato nella piazza principale del paese dove hanno preso la parola il sindaco, Marco Potì, e il responsabile del comitato ‘No Tap’, Gianluca Maggiore. il sindaco ha letto un messaggio di solidarietà espressa dai parroci di Melendugno, Borgagne e Vernole. Questo il contenuto del messaggio: “Esprimiamo condivisione nei confronti dei tanti provati dalla sofferenza nell’oggi e preoccupati per il domani del nostro territorio, nella speranza di un futuro che restituisca centralità alle persone, tenendo conto non solo degli equilibri economici, ma soprattutto del rispetto dell’ambiente, secondo i criteri indicati e sottolineati da Papa Francesco nell’enciclica Laudato sii”.Successivamente i partecipanti si sono spostati sul lungomare di San Foca, marina di Melendugno, dove, nella località San Basilio, è previsto l’approdo del gasdotto. I No Tap hanno previsto un’altra manifestazione autorizzata in programma per domani venerdì 8 dicembre alle ore 15 a Lecce.