Notte della Taranta di Melpignano, 150mila presenti. Questura e Asl: “piano soccorsi efficace, garantita la sicurezza”
Il Piano dei Soccorsi Sanitari messo a punto dalla ASL Lecce per la Notte della Taranta di Melpignano, ha funzionato a dovere. L’evento con più di 150mila persone presenti, si è svolto nella massima sicurezza. Tutte le norme applicate per garantire il regolare svolgimento della manifestazione, hanno dato i risultati sperati. Meno di 90 interventi di assistenza sanitaria, che nella maggior parte dei casi si è trattato di ebbrezza alcolica, per il resto piccoli traumi e qualche patologia cardio-vascolare, quasi tutti da codice verde e solo quattro persone condotte in ospedale per completare le indagini.
La gestione sanitaria del Concertone, infatti, è stata studiata nei minimi particolari: uomini, mezzi e strutture da impiegare e procedure da attuare. Il lavoro vero degli uomini del 118, affiancati dai volontari della Croce Rossa Italiana, è però cominciato già il 24 agosto, quando è stato allestito il Campo Sanitario (Presidio Medico Avanzato): un vero e proprio ospedale da campo su un’area di 4mila metri quadri, di cui 260 coperti, completamente perimetrata e presidiata da personale addetto.
Era questo il cuore operativo del Piano dei Soccorsi, condiviso con la Direzione Strategica ASL, con le Autorità di Pubblica Sicurezza e pronto a scattare anche per un’eventuale maxi-emergenza. Un sistema in grado, in ogni caso, di rispondere in tempo reale alle esigenze di diagnosi e cura in emergenza-urgenza, sotto la supervisione del Servizio 118 e in stretto collegamento con gli Ospedali della ASL di Lecce. Un contributo importante è arrivato dalla Croce Rossa Italiana, che ha integrato le sue risorse con quelle impiegate dall’azienda sanitaria leccese. “L’obiettivo, pienamente centrato, di questo grande dispiegamento di forze – spiega il Direttore Generale ASL Lecce, Silvana Melli – era tutelare la salute della popolazione e degli operatori impegnati nell’evento, permettendo ad una manifestazione di così grande richiamo di svolgersi nella massima sicurezza, grazie ad un Piano dei Soccorsi meticoloso, che non ha lasciato nulla al caso. Ed ha colto nel segno anche l’invito a vivere la Notte della Taranta come uno straordinario momento di aggregazione e di sano divertimento, senza eccessi”. “Rispetto al 2016 – aggiunge il Direttore Sanitario ASL Lecce, Antonio Sanguedolce – c’è stata una diminuzione degli interventi di soccorso del 15%, un segnale importante della capacità di pianificare, organizzare e gestire questo tipo di eventi, anche dal punto di vista sanitario, ma anche di una accresciuta maturità e consapevolezza da parte del pubblico”.
Si è intervenuti soprattutto su stati di ebbrezza e traumi di diversa natura. La media degli interventi è di 100 casi all’anno (circa il 70% per stati di ebbrezza), scesi a 88 in questa edizione 2017. Gli ultimi tre anni hanno fatto registrare il 62 per cento di codici bianchi, il 37 di codici verdi e solo nell’un per cento dei casi è stato trattato il codice giallo, mentre non s’è mai verificato un codice rosso. Dal 2012 al 2014 sono stati trasportati al vicino ospedale di Scorrano 3 pazienti all’anno.
“Negli ultimi anni, sovente siamo intervenuti per stati di malessere dovuti a eccesso di alcool o per traumi, spesso da taglio – sottolinea Maurizio Scardia, coordinatore dei soccorsi -. Una maggiore attenzione a comportamenti corretti e a particolari talvolta trascurati, ad esempio non utilizzare bottiglie di vetro, possono evitare molti traumi che rischiano di trasformare la festa in un evento spiacevole. Il bilancio finale – conclude il direttore del 118 Asl Lecce – è decisamente positivo, in virtù di uno sforzo notevole in termini di pianificazione, organizzazione, risorse impiegate e personale coinvolto: ringrazio tutti per il gran lavoro svolto”.