Palazzina di Via Mario invasa dal fumo. Vigile del fuoco ferito, si indaga su due ragazzi
Tanto fumo, tanta paura, qualche famiglia intossicata ed evacuata e un paio di feriti. È questo il bilancio del terribile incendio che è divampato nella tarda serata di ieri, intorno alla mezzanotte a Lecce. La zona è il quartiere Rudiae Ferrovia, una perpendicolare di Via Rudiae, la strada che si apre dinanzi a chi supera il ponte di Monteroni e se lo mette alle spalle. Il palazzo di sette piani si trova in Via E.A. Mario e le fiamme si sono sviluppate al terzo piano di un condominio che comprende in totale 28 appartamenti. Stando a quando raccolto dai Vigili del Fuoco e dagli agenti della Polizia giunti immediatamente sul posto, la causa della combustione sarebbe da addebitare all’accensione di alcune candele da parte di alcuni ragazzi residenti al terzo piano, rimasti improvvisamente senza luce.
Per fortuna, è stato pronto l’intervento della macchina dei soccorsi che si sono attivati non appena l’incendio è divampato. Così, in Via Mario si sono presentate cinque ambulanze, due automediche, le vetture della Polizia di Stato e ovviamente i mezzi dei Vigili del Fuoco provenienti dal vicino Comando Provinciale. Nelle operazioni di soccorso che hanno consentito di ridurre al minimo il rischio provocato dall’incendio, anche un vigile del fuoco si è ferito e sono dovuti intervenire i colleghi per prestare le cure del caso. L’uomo è stato immobilizzato con la barella spinale: le sue condizioni sembrano non destare alcuna preoccupazione. Si tratta quindi di un vigile del fuoco che ha partecipato alle operazioni di salvataggio degli abitanti presenti nel palazzo da cui è partito l’incendio e che è rimasto ferito proprio durante l’attività di soccorso.
Il bilancio parla anche di un uomo che è rimasto lievemente intossicato dal fumo. La vittima è stata trasportata all’ospedale di Galatina per gli accertamenti del caso ed è stata dimessa poco dopo. La conta dei danni vede notevoli danneggiamenti materiali e l’inagibilità di quattro appartamenti: uno al secondo piano, due al quarto e, naturalmente, anche quello in cui il fuoco è divampato. Il Pm Francesca Miglietta, intanto, ha aperto un’inchiesta: i due studenti che hanno causato l’accaduto sono indagati per incendio e disastro colposo. Oltre all’ipotesi dell’essere rimasti senza luce e dell’aver acceso le candele per vedere meglio, infatti, c’è quella che vuole i due ragazzi protagonisti volontari delle fiamme perché morosi.