Paura a Monteroni. Colpi di pistola contro l’auto dell’imprenditore che denunciò le tangenti di Cerano
Nei mesi scorsi era balzato agli onori della cronaca per aver denunciato e fatto scattare l’indagine sulle tangenti pagate per i lavori in appalto realizzati nella centrale Enel di Cerano. Un’inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Brindisi, che ha portato all’arresto di cinque dipendenti e funzionari della società elettrica accusati di corruzione. Accusa che aveva riguardato anche lui, Giuseppe Luigi Palma, 46enne di Monteroni, titolare della ditta “Palma Asfalti” che ha denunciato i fatti e svelato il sistema. Lo stesso Palma, nella scorsa primavera, era tornato a far parlare di se in diverse occasioni per essere salito sul nastro trasportatore di Cerano e aver minacciare il suicidio, protestando contro il mancato pagamento di alcune fatture per lavori già eseguiti. Nella giornata di ieri lo stesso imprenditore monteronese è scampato ad un agguato a colpi di pistola.
Palma ha denunciato ai carabinieri di essere finito nel mirino di un commando. Il fallito attentato si sarebbe verificato mercoledì 6 settembre, intorno a mezzogiorno, lungo una stradina secondaria che sorge in una zona di periferia tra Monteroni, Lequile e San Pietro in Lama. Da brividi il racconto che lo stesso imprenditore ha reso agli inquirenti. Pare che, mentre era alla guida della sua Peugeot, sia stato affiancato da un’auto scura (con due individui a bordo) dalla quale sono partiti cinque colpi di arma da fuoco, esplosi ad altezza uomo, che hanno centrato lo sportello dei veicolo. Dopo le prime due pistolettate, Palma ha sterzato finendo fuori strada ed andando a sbattere contro un palo della segnaletica. Si è quindi rannicchiato sul sedile, mentre dall’altra auto sono stati esplosi altri colpi di pistola. Momenti di puro terrore, durante i quali l’imprenditore di Monteroni ha temuto di lasciarci le penne.
I sicari sono poi fuggiti, mentre Palma è uscito dall’abitacolo e si è nascosto in un uliveto adiacente, nell’attesa dell’arrivo dei carabinieri che era riuscito a contattare tramite il cellulare. Sulla sua auto i militari hanno poi riscontrato alcuni fori. Secondo la ricostruzione fornita dalla vittima, l’agguato si è verificato in via Pisello, in territorio di Lequile, proprio nei pressi dell’ingresso del centro diagnostico “Calabrese”, ad un tiro di schioppo dalla provinciale Lecce-San Pietro in Lama. Al vaglio degli inquirenti le registrazioni di alcune telecamere private presenti in zona. Questo gravissimo episodio, inoltre, sarebbe stato anticipato da un altro pesante precedente. Risalgono, infatti, a venti giorni fa le minacce di morte riferite dal titolare della Palma Asfalti. Subito dopo ferragosto, all’uscita della tangenziale per Monteroni, un individuo alla guida di un’auto, dopo averlo avvicinato, ha inveito contro il 46enne dicendogli che non sarebbe arrivato vivo al processo che scaturirà dall’inchiesta sulle tangenti nella centrale di Cerano avviata proprio grazie alla denuncia dell’imprenditore di Monteroni.