Politica – cortegrandeonline.it http://www.cortegrandeonline.it Periodico di informazione della provincia di Lecce Thu, 03 Jun 2021 08:29:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.29 L’assessore al Turismo e Attività produttive Foresio replica a Paolo Perrone http://www.cortegrandeonline.it/lassessore-al-turismo-attivita-produttive-foresio-replica-paolo-perrone/ http://www.cortegrandeonline.it/lassessore-al-turismo-attivita-produttive-foresio-replica-paolo-perrone/#respond Thu, 11 Jan 2018 14:07:32 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20627 L’assessore al Turismo e allo Spettacolo Paolo Foresio replica al consigliere Perrone: “Ho letto l’interrogazione che il consigliere Perrone ha presentato in conferenza stampa questa mattina. Credevo fosse meno difficile per un bocconiano venire a capo di calcoli così semplici, ma evidentemente mi sbagliavo. Perrone ci accusa di aver speso più della sua amministrazione per […]

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L’assessore al Turismo e allo Spettacolo Paolo Foresio replica al consigliere Perrone: “Ho letto l’interrogazione che il consigliere Perrone ha presentato in conferenza stampa questa mattina. Credevo fosse meno difficile per un bocconiano venire a capo di calcoli così semplici, ma evidentemente mi sbagliavo. Perrone ci accusa di aver speso più della sua amministrazione per fare di meno. La realtà è l’esatto contrario: solo nel 2016 la giunta Perrone impiegò per organizzare la metà delle cose che abbiamo realizzato noi 249.054 euro, a fronte dei circa 182mila euro impiegati quest’anno. Questo per ristabilire una prima, elementare, verità.

Perrone dovrebbe ricordare poi che nonostante i 249mila euro, nel 2016 non fu illuminata piazza Mazzini, non ci furono addobbi sul Corso Vittorio Emanuele, né su via Augusto Imperatore. Men che meno nelle periferie. Eppure per le luminarie furono spesi 50.000 euro. Per il presepe furono spesi altri 32 mila euro, a fronte dei circa 18mila spesi quest’anno. Per la Fiera di Santa Lucia 37mila, al posto dei circa 15mila di quest’anno.

E poi il capitolo degli affidamenti diretti, sul quale stamattina si è sfiorato il ridicolo: intanto perché il grande accusatore è lo stesso sindaco che procedeva il 27 dicembre 2016 ad affidamento diretto per 77.500 euro per lo spettacolo di Capodanno, insieme a tutti i servizi ad esso connessi. Noi siamo andati sul Mepa praticamente per tutto, anche per la sicurezza dei due concerti di Capodanno, circa 2000€, quindi per importi molto minori della soglia sotto la quale è consentito anche l’affidamento diretto. Lo si è fatto anche quando si era in presenza di professionalità acclarate come quella delle ditte che hanno curato le luminarie, salentini che lavorano da Londra ad Hong Kong e dei quali, nel rispetto di leggi e procedure, abbiamo scelto di avvalerci anche a Lecce quest’anno, e le ringrazio per aver collaborato insieme, le ditte Mariano per piazza S. Oronzo, De Cagna per Piazza Mazzini e Perrotta per l’arredo urbano nelle periferie.

In ogni caso la risposta all’interrogazione presentata dai gruppi di opposizione sarà precisa e solerte come nostro solito, perché per noi il valore della politica si misura sull’impegno, sulla serietà e sulla trasparenza e non sulle chiacchiere senza fondamento. Perché la cosa più sconcertante che si comprende leggendo quello che scrive il consigliere Perrone è che per lanciare le sue accuse strumentali solo per ottenere un po’ di visibilità, non ha neanche letto gli atti. Se lo avesse fatto avrebbe compreso che era meglio cercare qualche altro argomento su cui sbizzarrirsi.

Resta, in conclusione, una punta di amarezza nel constatare nell’ex sindaco Perrone un atteggiamento di chiusura, ostinata e senza proposta. Da un consigliere che è stato sindaco per dieci anni ci saremmo aspettati una diversa maturità e sensibilità nel cercare con la propria azione di contribuire, anche da consigliere di minoranza, al bene della città. Lo avevamo evidentemente sopravvalutato”.

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Chirurgia Pediatrica: il Tar dà il via libera al trasferimento da Casarano a Lecce http://www.cortegrandeonline.it/chirurgia-pediatrica-tar-via-libera-al-trasferimento-casarano-lecce/ http://www.cortegrandeonline.it/chirurgia-pediatrica-tar-via-libera-al-trasferimento-casarano-lecce/#respond Thu, 21 Dec 2017 10:47:03 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20467 Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia dà ragione all’ASL: via libera al trasferimento della Chirurgia Pediatrica da Casarano a Lecce. Il trasferimento della Chirurgia Pediatrica da Casarano a Lecce si può fare e si sarebbe potuto portare a termine già in precedenza, secondo il Tar della Puglia. L’ordinanza dei giudici amministrativi, riconosce la legittimità del provvedimento […]

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia dà ragione all’ASL: via libera al trasferimento della Chirurgia Pediatrica da Casarano a Lecce.

Il trasferimento della Chirurgia Pediatrica da Casarano a Lecce si può fare e si sarebbe potuto portare a termine già in precedenza, secondo il Tar della Puglia. L’ordinanza dei giudici amministrativi, riconosce la legittimità del provvedimento adottato dalla Direzione Generale, tra gli altri, in attuazione di quanto previsto dal Piano di Riordino della Regione Puglia.

Le ragioni della ASL hanno avuto la meglio sulle tesi contrarie dell’Amministrazione comunale di Casarano, che si era opposta al trasferimento del reparto richiedendo al Tar di sospendere l’efficacia del provvedimento. In particolare, il Tar Puglia ha rilevato che “la deliberazione dell’Asl Lecce impugnata con gli ultimi motivi aggiunti ha portata meramente confermativa della precedente n. 2044/17, limitandosi a riattivare il processo di riorganizzazione già avviato con il trasferimento dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia e a completarlo con il trasferimento dei reparti collegati, sicché alla stessa non può riconoscersi autonoma valenza lesiva”.

Nella parte delle motivazioni, inoltre, il Tar chiarisce definitivamente che “in ogni caso, il reparto di chirurgia pediatrica – in fase di chiusura – è struttura prevista esclusivamente negli ospedali di secondo livello, laddove il gravame proposto dal Comune ricorrente è preordinato a contestare la classificazione del relativo ospedale quale presidio di base anziché di primo livello”.

Il Tar Puglia, infine, ha ritenuto di “condannare la parte ricorrente alla rifusione in favore delle parti costituite delle spese di tale fase cautelare, considerata l’ingiustificata reiterazione della stessa, nella misura liquidata in dispositivo” e ha confermato la discussione nel merito per il 20 febbraio 2018.

Alla luce di quanto deciso, la ASL Lecce può proseguire con il cronoprogramma stabilito in precedenza. Già giovedì mattina, infatti, la Direzione Strategica ha fissato un incontro tecnico per riprendere il lavoro interrotto proprio per attendere il pronunciamento del Tar. Ora la Chirurgia Pediatrica potrà finalmente avere la sua collocazione all’interno del Polo Pediatrico che sta nascendo nell’Ospedale “Vito Fazzi”.

“Questa è l’ennesima conferma della bontà di quello che stiamo facendo – ha commentato il presidente Emiliano – nel momento in cui la giustizia amministrativa scrive nell’ordinanza che considera ingiustificata la reiterazione dell’istanza cautelare, mi sembra che ci siano pochi dubbi sul da farsi. Occorre continuare a fare quello che stavamo facendo, e cioè garantire sicurezza e qualità di cure ai più piccoli, continuando quindi a potenziare la chirurgia pediatrica del Vito Fazzi di Lecce. Mi auguro che il sindaco di Casarano, che ho incontrato la scorsa settimana, incominci a camminare al nostro fianco per il bene dei piccoli pazienti”.

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Criticità idrogeologiche, i Comuni chiedono ai consorzi di bonifica un programma degli interventi di manutenzione dei canali http://www.cortegrandeonline.it/criticita-idrogeologiche-comuni-chiedono-ai-consorzi-bonifica-un-programma-degli-interventi-manutenzione-dei-canali/ http://www.cortegrandeonline.it/criticita-idrogeologiche-comuni-chiedono-ai-consorzi-bonifica-un-programma-degli-interventi-manutenzione-dei-canali/#respond Wed, 20 Dec 2017 09:37:49 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20433 I Comuni di Cutrofiano, Neviano, Aradeo, assieme alla Lega Consumatori – sportello di Cutrofiano, “tirano dritto” in merito ai tributi richiesti dai consorzi di bonifica e chiedono un crono-programma condiviso degli interventi di manutenzione dei canali, al fine di scongiurare esondazioni e smottamenti di terreni. Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei Comuni e dell’associazione dei […]

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I Comuni di Cutrofiano, Neviano, Aradeo, assieme alla Lega Consumatori – sportello di Cutrofiano, “tirano dritto” in merito ai tributi richiesti dai consorzi di bonifica e chiedono un crono-programma condiviso degli interventi di manutenzione dei canali, al fine di scongiurare esondazioni e smottamenti di terreni. Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei Comuni e dell’associazione dei consumatori hanno incontrato i rappresentanti del consorzio di bonifica «Ugento e Li Foggi». Sul tavolo le numerose e gravi criticità riscontrate nelle opere consortili.

Per questo, gli enti comunali chiedono di concordare insieme il piano di interventi nell’ambito del reticolo idrografico degli enti interessati, assicurando benefici diretti ai proprietari dei terreni che, più volte, si sono visti costretti ad avanzare istanze di ristoro danni, a causa delle esondazioni. A Cutrofiano, in particolare, sono presenti circa dieci canali, alcuni dei quali, però, sono sprovvisti di piste di servizio, mai realizzate dal consorzio. Da ciò derivano sicuramente delle difficoltà tecniche che potrebbero essere superate coinvolgendo i proprietari dei terreni adiacenti.

Nel corso dell’incontro sono state avanzate alcune proposte con l’obiettivo di migliorare i servizi resi, tra cui quella di riconoscere una premialità sotto forma di incentivo ai proprietari dei terreni adiacenti ai canali, nonché alle aziende agricole, dotate di mezzi ed attrezzature adeguate che, sostituendosi al consorzio, effettuino gli interventi di manutenzione ordinaria.
Riguardo alla richiesta di pagamento dei tributi 630 per l’anno 2014 e 648 per l’anno 2012, a carico dei proprietari, si è chiesta la sospensione delle procedure di riscossione coattiva avviate dalla Soget spa, perlomeno a quei contribuenti che attendono ancora il giudizio da parte della commissione tributaria provinciale. In molti casi, la commissione tributaria non ha ancora fissato la data dell’udienza. L’auspicio dei Comuni è che si possa addivenire ad una maggiore e più fattiva sinergia con il consorzio, sperando che le contrapposizioni che spesso hanno alimentato incomprensioni e forti tensioni nei mesi passati, siano da monito per il futuro.

«Il nostro paese – dice Oriele Rolli, sindaco di Cutrofiano – è una bella cittadina ma è anche un territorio con delle particolari criticità idrogeomorfologiche. È necessaria una manutenzione e pulizia dei canali ordinaria e continua. Questo chiediamo al Consorzio, di collaborare insieme, elaborando, di concerto, uno specifico crono-programma degli interventi, a tutela del territorio e della pubblica e privata incolumità».

Per Silvana Cafaro, sindaco di Neviano, «le problematiche sono uguali a quelle dei paesi limitrofi: canali intasati da rifiuti di ogni genere e scarsa manutenzione ordinaria. Speriamo, d’ora in avanti, possa iniziare una nuova fase di collaborazione con il Consorzio, anche redigendo un nuovo piano di classifica per esaminare nel dettaglio il nostro territorio e gli effettivi benefici dei contribuenti».

Secondo Luigi Arcuti, sindaco di Aradeo, «è necessario stabilire un crono-programma condiviso per definire in maniera certa e periodica gli interventi di manutenzione e pulizia dei canali, soprattutto in un Paese come il nostro con evidenti criticità idrogeomorfologiche. Una fattiva sinergia tra gli enti comunali ed il Consorzio deve essere il punto cardine per la tutela del nostro territorio».

In questa fase, aggiunge Antonio Cossa, della Lega consumatori di Cutrofiano, «riteniamo essenziale aprire un dialogo con il Consorzio. I canali versano ancora in uno stato di abbandono e devono essere puliti soprattutto in territori con un importante reticolo idrografico. Le battaglie non si combattono solo nei tribunali ma si vincono restando accanto ai cittadini e tutelandoli sempre».

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Manovra gasdotto Tap, Boccia: “Emendamento inammissibile, non ci sono rivoluzionari a Melendugno” http://www.cortegrandeonline.it/manovra-gasdotto-tap-boccia-emendamento-inammissibile-non-ci-rivoluzionari-melendugno/ http://www.cortegrandeonline.it/manovra-gasdotto-tap-boccia-emendamento-inammissibile-non-ci-rivoluzionari-melendugno/#respond Mon, 18 Dec 2017 13:49:55 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20416 L’emendamento alla manovra sul gasdotto Tap presentato dal governo, è stato dichiarato inammissibile da Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, avviando i lavori sulla legge di bilancio. “Inammissibilità scontata,” – dichiara Boccia – “se avessi fatto il contrario sarebbe stata una forzatura delle regole. Sono sicuro che sulla vicenda specifica, Gentiloni, Emiliano e i sindaci […]

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L’emendamento alla manovra sul gasdotto Tap presentato dal governo, è stato dichiarato inammissibile da Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, avviando i lavori sulla legge di bilancio. “Inammissibilità scontata,” – dichiara Boccia – “se avessi fatto il contrario sarebbe stata una forzatura delle regole. Sono sicuro che sulla vicenda specifica, Gentiloni, Emiliano e i sindaci hanno tutta l’autorevolezza per trovare una soluzione che si aspettano anche le popolazioni locali. Lì non ci sono rivoluzionari, c’è gente che crede nelle istituzioni”.

L’emendamento avrebbe reso il gasdotto un’opera di “interesse strategico nazionale”, come la Tav. “Al fine di garantire il regolare svolgimento dei lavori e tutelare la sicurezza del personale impegnato per la realizzazione dell’infrastruttura”, venivano applicate le pene previste dal codice penale per chi senza autorizzazione avesse travalicato i confini del cantiere o ne avesse impedito l’accesso. Il Codice prevede anche l’arresto, da tre mesi ad un anno.

In base al testo del governo, per accelerare la realizzazione e limitare i disagi alla popolazione, le ulteriori autorizzazioni amministrative in materia ambientale e fitosanitaria sarebbero state adottate dalle amministrazioni centrali con l’ausilio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dell’Istituto superiore di sanità. Ai due Istituti sarebbero stati destinati nel 2018 700.000 euro in totale.

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Link Lecce chiede un tavolo tecnico sui trasporti. Gli studenti: “Il servizio non soddisfa le esigenze di mobilità” http://www.cortegrandeonline.it/link-lecce-chiede-un-tavolo-tecnico-sui-trasporti-gli-studenti-servizio-non-soddisfa-le-esigenze-mobilita/ http://www.cortegrandeonline.it/link-lecce-chiede-un-tavolo-tecnico-sui-trasporti-gli-studenti-servizio-non-soddisfa-le-esigenze-mobilita/#respond Mon, 18 Dec 2017 09:55:33 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20410 L’associazione degli studenti, Link Lecce – Coordinamento Universitario, richiede al Comune, a SGM, all’Adisu e all’Università del Salento di istituire un tavolo tecnico permanente per il miglioramento del servizio di trasporto pubblico e per rivedere la Convenzione tra le tre istituzioni. In un contesto cittadino dove un consistente numero di utenti del servizio pubblico di trasporto […]

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L’associazione degli studenti, Link Lecce – Coordinamento Universitario, richiede al Comune, a SGM, all’Adisu e all’Università del Salento di istituire un tavolo tecnico permanente per il miglioramento del servizio di trasporto pubblico e per rivedere la Convenzione tra le tre istituzioni.

In un contesto cittadino dove un consistente numero di utenti del servizio pubblico di trasporto cittadino è rappresentato dalla comunità studentesca, “riteniamo che quest’ultima sia disincentivata a utilizzare i mezzi di trasporto perché il servizio spesso non è funzionale a soddisfare le esigenze di mobilità”, scrive Link Lecce nel comunicato. Spesso si incorre nell’errore di considerare gli studenti come mere utenze e non come attori sociali in continua ricerca di spazi di socialità e aggregazione. Il trasporto pubblico dovrebbe essere uno strumento di partecipazione attiva negli spazi cittadini, che permetterebbe di vivere appieno la città. Per questo, i mezzi di trasporto pubblico dovrebbero risultare accessibili a tutti e non essere escludenti nei confronti di chi non ha un reddito e non può quindi permettersi l’acquisto dei biglietti o dell’abbonamento.

Dal continuo monitoraggio e confronto con gli studenti, Link ha delineato un quadro della situazione: le tratte sono limitate e non coprono tutte le strutture frequentate dagli studenti, in particolare non vi sono tratte frequenti che permetterebbero agli studenti di poter raggiungere strutture fuori dal centro cittadino o strutture di primo soccorso, quali ospedali, pronto soccorso, guardia medica. Le case dello studente non sono inoltre ben collegate e non consentono sempre agli studenti di poter raggiungere facilmente i plessi universitari delle lezioni, d’altra parte vi sono numerosi casi in cui è necessario implementare le corse già esistenti, come la 28 che arriva davanti al plesso di Via Birago 64 ma che non collega con facilità l’edificio agli altri plessi (pur dovendo gli studenti spostarsi in breve tempo da un plesso all’altro per poter seguire le lezioni). Infine, le tratte non sono garantite anche nelle corse notturne.

“Già nel 2013 abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico tra il Comune, la società dei trasporti urbana nella Città di Lecce SGM, ADISU e l’Università del Salento,  per la riduzione del prezzo degli abbonamenti, tavolo che ha portato alla presente convenzione”. Anche nel 2015 è stato convocato un ulteriore tavolo tecnico per discutere di un ulteriore ribasso e della rimodulazione della linea che collegava l’edificio universitario di via Birago.

Oggi l’associazione chiede nuovamente la convocazione del tavolo dei trasporti per discutere della prossima convenzione per l’a.a. 2017/18, in vista della sua discussione ed approvazione nel Senato Accademico dell’Università del Salento. “Nell’ultima seduta del Senato accademico abbiamo evidenziato la necessità di discuterne con tutte le parti, soprattutto con Sgm, che da anni ormai rifiuta un confronto democratico con gli altri enti che sottoscrivono la convenzione e soprattutto con gli studenti, i principali beneficiari della convenzione stessa e dei servizi. – dichiara Maria Pia De Medici, senatrice accademica per Link Lecce – Una discussione che coinvolga tutte le parti è necessaria per rendere realmente accessibili i trasporti pubblici, necessità avvertita anche dal rettore. All’unanimità il Senato ha quindi rimandato il punto perché alla base non c’era una discussione che avrebbe apportato miglioramenti alla convenzione, ma si sarebbe trattato di un semplice rinnovo, non sufficiente a soddisfare le esigenze della comunità studentesca”.

“Pertanto crediamo sia fondamentale chiedere nuovamente di istituire un tavolo permanente sui trasporti – dichiara Rosanna Carrieri, coordinatrice di Link Lecce – e di rivedere la Convenzione, per la quale presentiamo le seguenti proposte: l’implementazione di corse che colleghino le case dello studente dell’ADISU con le strutture universitarie; un collegamento diretto tra Via Birago 64 (dipartimento di Beni Culturali) e i plessi universitari quali Tabacchi, Studium e Codacci-Pisanelli; la creazione di corse notturne che colleghino i quartieri periferici e campus extraurbano con il centro della città; l’eliminazione delle barriere architettoniche ancora presenti su molti mezzi; parcheggio gratuiti negli orari diurni riservati agli studenti nei pressi degli edifici Universitari del polo cittadino; l’implementazione dei collegamenti con le strutture ospedaliere e di primo soccorso; gratuità del costo del servizio per gli studenti”.

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La gestione delle opere a servizio di “Ciccio Prete” passano ad Acquedotto Pugliese http://www.cortegrandeonline.it/la-gestione-delle-opere-servizio-ciccio-prete-passano-ad-acquedotto-pugliese/ http://www.cortegrandeonline.it/la-gestione-delle-opere-servizio-ciccio-prete-passano-ad-acquedotto-pugliese/#respond Fri, 15 Dec 2017 15:22:07 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20385 Dal primo gennaio 2018 la gestione della condotta a mare e l’impianto sollevamento acque a servizio del depuratore di “Ciccio Prete”, che servono il Comune di Lecce e la zona industriale Lecce-Surbo, passeranno all’Acquedotto Pugliese, con notevole risparmio per le casse comunali. Un passaggio sollecitato da tempo dal Comune di Lecce, che si è realizzato […]

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Dal primo gennaio 2018 la gestione della condotta a mare e l’impianto sollevamento acque a servizio del depuratore di “Ciccio Prete”, che servono il Comune di Lecce e la zona industriale Lecce-Surbo, passeranno all’Acquedotto Pugliese, con notevole risparmio per le casse comunali.

Un passaggio sollecitato da tempo dal Comune di Lecce, che si è realizzato definitivamente dopo un incontro con Aqp tenutosi a Bari nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità Idrica Pugliese, nel quale è stato stabilito il definitivo passaggio di competenze: al tavolo, per il Comune di Lecce, l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone e il dirigente del Settore Ambiente Fernando Buonocore.

Al Comune di Lecce Acquedotto Pugliese riconoscerà inoltre la somma di 423.776,42 per gli oneri di gestione sostenuti negli ultimi due anni. Al tavolo il Comune di Lecce ha chiesto ad Acquedotto pugliese anche la tutela dei due lavoratori che hanno finora garantito il servizio di gestione delle due opere.

“Si tratta di un importante obiettivo raggiunto, perché il passaggio di consegne era atteso da tempo ed era stato più volte sollecitato dal Comune di Lecce negli ultimi anni – dichiara Carlo Mignone Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce – l’amministrazione sarà in questo modo sgravata dalle sostanziose spese di gestione e avrà a disposizione le consistenti economie che abbiamo ottenuto con il rimborso di quanto abbiamo anticipato finora”.

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Potenziato il sistema di videosorveglianza a Cutrofiano. Rolli: “maggiore sicurezza per i cittadini” http://www.cortegrandeonline.it/potenziato-sistema-videosorveglianza-cutrofiano-rolli-maggiore-sicurezza-cittadini/ http://www.cortegrandeonline.it/potenziato-sistema-videosorveglianza-cutrofiano-rolli-maggiore-sicurezza-cittadini/#respond Fri, 15 Dec 2017 09:57:26 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20373 Al fine di garantire maggiore sicurezza sul proprio territorio a tutela dei propri cittadini e dei beni artistici, il Comune di Cutrofiano ha provveduto ad implementare il sistema di videosorveglianza. Già nel 2016 gran parte del territorio comunale è stato dotato di un sistema di videosorveglianza con capacità di visionare in remoto immagini utili per molteplici attività. […]

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Al fine di garantire maggiore sicurezza sul proprio territorio a tutela dei propri cittadini e dei beni artistici, il Comune di Cutrofiano ha provveduto ad implementare il sistema di videosorveglianza.

Già nel 2016 gran parte del territorio comunale è stato dotato di un sistema di videosorveglianza con capacità di visionare in remoto immagini utili per molteplici attività. Il potenziamento del sistema, riguarda la installazione di due telecamere posizionate nei pressi del Polo Scolastico di via Catania, intersezione con via Trapani al fine di tutelare i nostri ragazzi che frequentano la scuola media e primaria. Inoltre è stata installata una telecamera in Via Supersano intersezione con via Di Vittorio e due telecamere presso il nuovo parco verde di Via Chiusa ed un’altra Via Prov.le per Maglie intersezione con via Di Vittorio.

“L’intero progetto – dichiara il sindaco Oriele Rolli – è stato finanziato con fondi propri dell’amministrazione Comunale che ad oggi ha garantito un’ampia area video sorvegliata nel territorio di Cutrofiano, registrando risultati positivi sotto l’aspetto della sicurezza dei nostri concittadini, nonché la tutela del patrimonio artistico di pregio, ultimamente ristrutturato con notevoli sacrifici. Abbiamo inoltre implementato i dispositivi di foto trappole mobili al fine di scongiurare depositi di rifiuti nelle campagne, sanzionando alcuni cittadini poco sensibili all’ambiente e alla tutela della salute”.

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Esplosione gasdotto in Austria, Emiliano: “Stesso rischio nel progetto Tap a Melendugno” http://www.cortegrandeonline.it/esplosione-gasdotto-austria-emiliano-rischio-nel-progetto-tap-melendugno/ http://www.cortegrandeonline.it/esplosione-gasdotto-austria-emiliano-rischio-nel-progetto-tap-melendugno/#respond Wed, 13 Dec 2017 11:08:00 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20322 “Si è verificato un incidente rilevante in una stazione di compressione e distribuzione gas in Austria, di tipologia analoga alla stazione che verrà realizzata nel Progetto ‘TAP’ lì denominata PRT (Punto Ricezione Terminale). La circostanza dimostra che l’impianto in costruzione a Melendugno ha profili di pericolosità simili all’impianto austriaco e non si tratta affatto di […]

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“Si è verificato un incidente rilevante in una stazione di compressione e distribuzione gas in Austria, di tipologia analoga alla stazione che verrà realizzata nel Progetto ‘TAP’ lì denominata PRT (Punto Ricezione Terminale). La circostanza dimostra che l’impianto in costruzione a Melendugno ha profili di pericolosità simili all’impianto austriaco e non si tratta affatto di un semplice tubo che passa sotto una spiaggia” dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Si tratta di un vero e proprio impianto industriale per la decompressione di gas e che costituisce lavorazione di sostanze pericolose. Nel PRT di Melendugno saranno presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le attività comuni o connesse, come dimostrabile dai diagrammi di stato dei fluidi trattati.  Infatti, nel caso ‘TAP’ , è previsto che in una prima fase transiteranno dal PRT 10 miliardi di mc/anno di gas, misura che sarà raddoppiata negli anni successivi. Il tutto purtroppo sta avvenendo in assenza di una valutazione tecnico quantitativa degli scenari incidentali, delle aree di danno derivanti, dei quantitativi di sostanze potenzialmente rilasciate o comunque presenti negli ‘hold up’ al PRT, degli scenari di emergenza valutati e concretamente pianificati, a causa della mancata applicazione delle Direttive Seveso.

Eppure l’applicazione di tali direttive è stata richiesta dalla Regione Puglia nel corso della istruttoria tecnica e negata dal Ministero dell’Interno unitamente al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico che hanno vicecersa ritenuto di escludere l’opera TAP ed il suo PRT dalle verifiche tecnico istruttorie disposte dalle direttive Seveso, dopo aver escluso la stessa Regione Puglia e il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi, (organi competenti per territorio alle verifiche preventive in materia di incidenti rilevanti), dalle procedure amministrative di cui al D.Lgs. 238/2005.

Fatto questo che ha comportato il ricorso amministrativo da parte della Regione Puglia, che purtroppo ha dato ragione alle amministrazioni centrali. I fatti accaduti in Austria però hanno dimostrato che le preoccupazioni della Regione Puglia hanno un fondamento evidente che ci obbligherà nei prossimi giorni a sottoporre alla Procura della Repubblica competente un esposto che mira a salvaguardare l’incolumità pubblica dalla incosciente decisione del Governo di ritenere non assoggettabile alle direttive Seveso l’impianto TAP. E’ di incoscienza collettiva evidentemente si tratta se è vero che il Ministro Calenda dalle notizie della vittima e dei 21 feriti in Austria trae lo spunto solo per ribadire che il TAP è necessario proprio per sopperire alla temporanea carenza di gas distribuita nel Nord Europa ove dovessero ripetersi incidenti analoghi a quello accaduto oggi.

Si tratta con ogni evidenza di un caso di strabismo politico e di disumanizzazione delle pubbliche funzioni. Calenda di fronte all’esplosione della cucina del vicino simile a quella che sta per realizzare a casa sua, si limita a dire che è necessaria perchè quella del vicino è esplosa ed è momentaneamente inservibile. Un ministro si dovrebbe preoccupare prima delle persone e della loro salute e sicurezza e poi del resto. È necessario dunque che il progetto rispetti tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle Direttive Seveso non essendo stata analizzata preventivamene la sua pericolosità intrinseca, tanto da ritenerne superabile la relativa valutazione da parte degli organi tecnici preposti.

Chiedo pertanto al Presidente del Consiglio Gentiloni, a tutela della salute pubblica, che sul gasdotto TAP venga aperta l’istruttoria tecnica di cui all’art. 6 ovvero 8 del citato Decreto legislativo 334/1999 e successivo 238/2005 e che si accerti quindi la compatibilità territoriale dell’intero intervento, del suo PRT e di tutti i 50 km di rete distribuzione gas fino al nodo di Mesagne. Lo richiede la legge, lo pretende  il buon senso, lo esige il rispetto della vita umana, tanto più che si insiste a far transitare il gasdotto sotto una spiaggia gremita di bagnanti per quattro mesi all’anno”.

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Gioco d’azzardo, in Puglia ogni famiglia spende oltre 4000 euro l’anno. M5S: “Dati allarmanti ma la Regione continua ad ignorare la legge” http://www.cortegrandeonline.it/gioco-dazzardo-puglia-famiglia-spende-oltre-4000-euro-lanno-m5s-dati-allarmanti-la-regione-continua-ad-ignorare-la-legge/ http://www.cortegrandeonline.it/gioco-dazzardo-puglia-famiglia-spende-oltre-4000-euro-lanno-m5s-dati-allarmanti-la-regione-continua-ad-ignorare-la-legge/#respond Tue, 12 Dec 2017 11:43:02 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20299 I pugliesi hanno speso nel 2016 più di 6 miliardi di euro nei “giochi” gestiti dai Monopoli, lo si apprende dai dati pubblicati dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. E’ sempre più emergenza nella provincia di Lecce, dove attraverso il gioco sono andati in fumo 1.266.564.259 di euro. Nel resto delle province pugliesi sono stati spesi: Bari € 1.943.467.225, BAT € […]

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I pugliesi hanno speso nel 2016 più di 6 miliardi di euro nei “giochi” gestiti dai Monopoli, lo si apprende dai dati pubblicati dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. E’ sempre più emergenza nella provincia di Lecce, dove attraverso il gioco sono andati in fumo 1.266.564.259 di euro. Nel resto delle province pugliesi sono stati spesi: Bari € 1.943.467.225, BAT € 658.454.015, Brindisi € 624.155.694, Foggia € 664.256.114, Taranto € 917.963.278.

E’ qui che scatta la dipendenza, non dal gioco, ma da quei tipi di giochi che implicano l’azzardo come le slot machine, le video lotterie, i gratta e vinci, infine i giochi online. Il problema è l’azzardo che genera comportamenti compulsivi e induce dipendenza nei giocatori.

“Ogni famiglia pugliese spende in media 4000 euro l’anno per ‘giocare’ con cifre addirittura superiori in alcune province – spiegano gli otto consiglieri regionali M5S Puglia Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi – per questo chiediamo al governo di adottare provvedimenti immediati e di discutere al più presto in Consiglio la proposta di legge per il contrasto al gioco patologico, rinviata da mesi”. I cinquestelle sottolineano come spesso il gioco d’azzardo, solo formalmente legalizzato, in realtà sia il “modo ideale” per le organizzazioni mafiose per riciclare denaro. Una realtà già oggetto di numerosi servizi giornalistici. A questo si deve aggiungere, secondo quanto dichiarato dal Procuratore Capo di Firenze Giuseppe Creazzo, che la nuova legge sulle intercettazioni andrebbe a indebolire incisivamente il potere di indagine da parte delle autorità su tale fenomeno, metodo che finora ha permesso di arginare le infiltrazioni mafiose all’interno dell’intero sistema.

Gli interventi proposti dai Consiglieri pentastellati pugliesi, inoltre, sono stati ulteriormente validati dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale che ha confermato la legittimità dei vincoli delle distanze minime imposte alle sale giochi dai luoghi cosiddetti “sensibili” (scuole, parchi, luoghi di ritrovo ecc.). “Il Movimento 5 Stelle – proseguono i pentastellati – da tempo sta cercando di arginare il fenomeno attraverso interventi ad ogni livello istituzionale, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, ma spesso le nostre azioni vengono ignorate dai governi regionali come sta accadendo qui in Puglia, dove tra l’altro, abbiamo una legge regionale che purtroppo non viene assolutamente rispettata. Abbiamo presentato un emendamento al Bilancio e una mozione in Consiglio per istituire un Osservatorio regionale sul Gioco d’Azzardo Patologico, entrambi approvati ma ad oggi rimasti privi di riscontro attuativo”.

“Per fortuna, – continuano i consiglieri cinquestelle – si è venuti a conoscenza anche di realtà commerciali in varie zone d’Italia che hanno deciso di dire ‘no’ al gioco d’azzardo, nonostante questo possa trasformarsi in un disincentivo per il cliente. A queste realtà va il nostro plauso e il nostro sostegno. Si tratta di far rispettare le leggi attualmente vigenti che pongono dei vincoli ben precisi e che vengono puntualmente disattese. Non si può continuare ad assistere all’inerzia da parte di coloro che ci governano di fronte ad una situazione così disastrosa. Un immobilismo che porta anche notevoli perdite economiche: lo Stato incassa il 10% dei soldi spesi al gioco dai cittadini, a fronte delle centinaia di migliaia di euro spese dal servizio sanitario per la cura della azzardopatia; questo senza contare i soldi spesi per il gioco che vengono sottratti all’economia reale. Dal canto nostro – concludono – continueremo a batterci perché il fenomeno venga opportunamente arginato e lo faremo nella piena tutela, soprattutto, di quei cittadini che hanno rovinato la propria vita a causa di questo vizio e delle loro famiglie”.

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Nardò, a rischio fondi per l’impianto di compostaggio di prossimità. Casili: “Va realizzato” http://www.cortegrandeonline.it/nardo-rischio-fondi-limpianto-compostaggio-prossimita-casili-va-realizzato/ http://www.cortegrandeonline.it/nardo-rischio-fondi-limpianto-compostaggio-prossimita-casili-va-realizzato/#respond Fri, 08 Dec 2017 12:16:18 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=20245 “Nardò rischia di perdere un finanziamento di circa 200 mila euro per il primo impianto di compostaggio della capacità di 130 tonnellate annue”. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili, che rassicura la cittadinanza denunciandone il mancato coinvolgimento e chiedendo la realizzazione dell’impianto eventualmente anche in una localizzazione diversa rispetto a quella inizialmente prevista. […]

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“Nardò rischia di perdere un finanziamento di circa 200 mila euro per il primo impianto di compostaggio della capacità di 130 tonnellate annue”. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili, che rassicura la cittadinanza denunciandone il mancato coinvolgimento e chiedendo la realizzazione dell’impianto eventualmente anche in una localizzazione diversa rispetto a quella inizialmente prevista.

“Vorrei rassicurare i cittadini – prosegue Casili – e ricordare che si tratta di microimpianti che occupano una superficie molto piccola, intorno ai 100 mq, che riescono ad accelerare la maturazione del compost con impatti odorigeni minimi se gestiti bene e collocati in apposite strutture collocate ad adeguate distanze dalle abitazioni. Ho letto affermazioni un po’ troppo allarmanti come eventuali impatti da un punto di vista sanitario sulla salute pubblica che invece sono totalmente da escludere”.

Alcuni cittadini residenti hanno infatti manifestato la loro preoccupazione sulla localizzazione dell’impianto nella zona mercatale di Santa Maria al Bagno.

“Dispiace constatare – incalza il consigliere salentino – alcune resistenze verso questa tipologia di impianti che prevedono un processo completamente innovativo in termini di sostenibilità ambientale, ma a questo punto sorgono due domande: perché in illo tempore fu individuata quella localizzazione oggi oggetto di bando e come mai oggi c’è stato un cambio di localizzazione rispetto alle esigenze riscontrate da questa amministrazione. Mi chiedo se i cittadini della frazione interessata siano stati, come dovrebbe sempre accadere, sensibilizzati ed informati dettagliatamente circa le capacità e le modalità di trasformazione di questa tipologia di impianti fin dalla fase preliminare dell’intero processo”.

Casili ricorda come il compostaggio di comunità sia un sistema ibrido per la trasformazione del rifiuto organico in compost che consente l’auto-recupero dei rifiuti prodotti sia dalle utenze domestiche che da mense, ristoranti o strutture ricettive. Una soluzione ottimale che non produce emissioni inquinanti, ma solo vapore acqueo e anidride carbonica, con un processo completamente naturale e inodore, grazie a un accurato sistema di filtri.

“Auspico che – conclude – sul nostro territorio possano nascere diversi impianti di prossimità dislocati non solo nelle frazioni. Adesso si tratta di non perdere queste risorse finanziarie e se la soluzione oggi è la frazione del Boncore poco cambia; l’importante che questi processi di coinvolgimento della nostra comunità si attivino presto, altrimenti non lamentiamoci se non riusciamo a chiudere il ciclo dei rifiuti e soprattutto se il ricorso alle discariche alla fine si ripercuote sulla salute e sulle tasche dei cittadini”

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