Porto Cesareo, mobbing ai danni di una dipendente del Comune. Nei guai tre persone
Pressioni, minacce di licenziamento e procedimenti disciplinari arbitrari, il tutto per assoggettare al loro scopo una dipendente del Comune di Porto Cesareo che di questa assurda storia né è la vittima. In relazione a questi fatti, accaduti, stando a quanto accertato dei militari del nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Campi Salentina, dal marzo al novembre del 2013, la Procura di Lecce ha emanato un avviso di conclusione di indagini nei confronti di tre persone.
Nel periodo in questione, il responsabile di un ufficio ha dichiarato di aver subito pressioni e minacce, il tutto con lo scopo di permettere a soggetti terzi l’accesso indebito al programma di gestione di uno dei servizi comunali, in palese violazione della vigente normativa.
Violazioni contro cui la presunta vittima si sarebbe opposta fermamente, ma al suo rifiuto sarebbero seguite le minacce di ridimensionamento oltre a provvedimenti disciplinari e intimidazioni su un possibile licenziamento. I carabinieri hanno acquisito dichiarazioni e altri elementi utili a fare chiarezza sulla vicenda. Il magistrato competente ha quindi dato seguito alle risultanze investigative firmando l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: tre persone sono così finite nei guai, l’accusa nei loro confronti è quella di mobbing. Si tratta di Clementina Leanza, 58enne di Leverano; Fabio Marra, 50enne di Lecce e l’assessore Paola Cazzella, 37enne di Porto Cesareo. Essere finita nel mirino dei tre ha inoltre provocato alla donna un forte stato di ansia e paura, come dimostrerebbe una certificazione medica.