Puglia: al via il bando per adeguare i parchi giochi comunali per bambini diversamente abili
“I piccoli Comuni hanno un’opportunità in più: dotare giardini, parchi e piazze di giochi omologati anche per i bambini diversamente abili. E possono farlo presentando domanda sino al prossimo 20 novembre”.
Lo comunica l’assessore regionale all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, annunciando la pubblicazione del Bando di gara per l’adeguamento dei parchi gioco comunali alle esigenze dei bambini con disabilità (annualità 2017, ai sensi dell’art. 18 della L.R. n. 23 del 9 agosto 2016).
“Sono ammessi a partecipare – spiega Pisicchio – i Comuni pugliesi con popolazione compresa tra i 15.000 e i 30.000 abitanti che hanno adeguato o intendono adeguare i parchi giochi comunali alle esigenze dei bambini con disabilità e che, a tal fine, hanno acquistato e messo in opera nell’anno 2017 o intendono acquistare e porre in opera giostre inclusive utilizzabili da minori con disabilità motorie, sensoriali, intellettive o di altro genere”.
Il bando prevede infatti una dotazione finanziaria di 150mila euro, con un contributo massimo di 10mila euro a candidatura.
Nella fase di valutazione sono previste premialità in base alla percentuale di cofinanziamento comunale sul totale dell’intervento da realizzare e alla presenza nella stessa area attrezzata di altri servizi accessibili da parte delle persone con disabilità.
“Solo con questi progetti – spiega Pisicchio – possiamo davvero abbattere le barriere sociali che, spesso, sono più invalicabili e insidiose delle barriere architettoniche. Consentire a un bambino diversamente abile e alla sua famiglia di poter accedere a un’area giochi significa restituire a questi cittadini la dignità. Le città, piccole e grandi che siano, devono avere cura dell’infanzia assicurando pari opportunità a tutti i suoi piccoli concittadini anche attraverso una semplice giostrina”.
“Ci auguriamo – conclude l’assessore – che i sindaci approfittino subito di questa misura finanziaria iniziando a immaginare anche campagne e iniziative di contrasto al vandalismo. Perché installare delle giostrine non basta se poi la collettività non si ribella e non fa nulla contro i teppisti urbani”.