Raccolta rifiuti, in estate si cambia. Nuovo servizio nella zona gallipolina
Firmato il contratto del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti nei Comuni di Gallipoli, Alliste, Melissano, Racale e Taviano. E’ l’effetto della decisione del Consiglio di Stato che ha confermato l’aggiudicazione in favore della società Gial Plast di Taviano dell’appalto settennale da 50 milioni di euro, respingendo l’appello cautelare della società abruzzese Tekneko. Sono state accolte le tesi difensive dell’Avv. Luigi Quinto nell’interesse dell’impresa vincitrice e dell’Avv. Domenico Mastrolia per il Comune di Gallipoli, che si sono opposti ai rilievi del secondo classificato che chiedeva l’esclusione della ditta Gial Plast perché si era avvalsa di una impresa, la Camassambiente di Bari, colpita da informativa antimafia durante l’espletamento della gara.
I Giudici Amministrativi, richiamando un recente pronunciamento dello stesso Consiglio di Stato, hanno confermato l’aggiudicazione disposta dalla commissione di gara evidenziando che la normativa italiana e comunitaria consente dal 2011 la sostituzione dell’impresa colpita da informativa antimafia, anche qualora l’interdizione si verifichi nel corso dello svolgimento della gara. Dopo due anni dall’indizione della gara, i Comuni dell’ARO/11 non dovranno più ricorrere allo strumento della proroga per assicurare lo svolgimento del servizio, ma potranno avvalersi del gestore unico e del sistema di raccolta “porta a porta” sull’intero territorio. Questo, secondo le previsioni, consentirà di far entrare a regime il servizio per la prossima stagione estiva.
Il nuovo servizio, che interessa un bacino d’utenza di oltre 60.000 abitanti, e che durante il periodo estivo supera la soglia delle 200.000 utenze, grazie alla grandissima massa di turisti che invadono la zona gallipolina tra maggio e settembre, consentirà l’introduzione di un capillare sistema di raccolta porta a porta in grado di intercettare frazioni differenziate dei rifiuti, riducendo i costi di smaltimento e garantendo un miglior decoro delle aree pubbliche. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, con una porzione di territorio salentino che potrà finalmente contare su una forte regolamentazione e potrà mettere fine ad una delle piaghe salentine per eccellenza.