Samsara, stop alle danze. Il Comune revoca la concessione e ordina lo sgombero
“Uso difforme del suolo demaniale marittimo”. È questa la pesante accusa che rischia di far perdere a milioni di frequentatori della movida estiva, salentini e non, uno dei suoi posti di culto. Si addensano nubi minacciose, infatti, sul futuro del Samsara di Gallipoli, stabilimento balneare molto gettonato tra i giovani di tutta Italia per i suoi famosi beach party. Il Comune ha tolto la concessione allo stabilimento dichiarandola decaduta perché la spiaggia sarebbe stata trasformata in una discoteca all’aperto.
La determina dirigenziale piomba come una tegola sulla società «Sabbia D’Oro srl», titolate della concessione, e scaturisce da un verbale del 9 luglio scorso della Guardia costiera. Durante un controllo al Samsara, infatti, gli agenti ravvisarono la violazione del Codice della navigazione, rilevando, come detto, un uso difforme del suolo demaniale marittimo.
Questa tegola cade pesante sui gestori del lido e l’accusa è chiara ed inequivocabile. Dopo aver constatato l’uso non conforme del suolo demaniale marittimo, il referto del luglio specifica che: “la concessione demaniale marittima adibita a posa di ombrelloni e sdraio in realtà era utilizzata quale area ad uso discoteca come da rilievi fotografici effettuati all’atto dell’accertamento con la presenza di numerose persone intente a ballare”. Nella stessa circostanza, inoltre, allo stabilimento balneare venne inflitta una sanzione amministrativa di 1.032 euro. I legali del lido gallipolino, intanto, annunciano ricorso e, nella persona di Danilo Lorenzo, fanno sapere che: “Secondo me le contestazioni non sono giuste, perché parliamo di attività di intrattenimento pomeridiane svoltesi nelle quattro ore previste dall’ordinanza balneare, per cui impugneremo il provvedimento comunale”.