San Lorenzo di paura a Gallipoli, 31enne si tuffa dalla Purità e scompare nel nulla. Ritrovato dopo due ore
Alla fine solo tanta paura e una vicenda che per un paio di ore ha assunto tutti i connotati di un mistero che, però, ha messo a repentaglio le coronarie di familiari e amici del protagonista di questa strana vicenda. Nella notte delle stelle cadenti, dei desideri da consegnare al cielo e, per quel che riguarda questa stagione estiva salentina, del caldo asfissiante e fuori di ogni regola, la cronaca locale ci ha consegnato una storia che alla fine, a raccontarla, può regalarci un sorriso, ma che poteva finire molto peggio. E’ rientrato dopo circa due ore di ricerche, infatti, l’allarme lanciato dai familiari di un 31enne che, dopo essersi tuffato in mare, non era più riemerso nei pressi della spiaggia della Purità di Gallipoli. Il San Lorenzo di “paura” è partito pochi minuti prima della mezzanotte, quando presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Gallipoli è pervenuta la segnalazione di presunta scomparsa.
Alle ricerche via terra dei familiari si sono unite le pattuglie via terra e le motovedette la Guardia Costiera di Gallipoli, che ha provveduto ad allertare le associazioni di volontari subacquei nonché i sommozzatori del Corpo dei Vigili del Fuoco. In particolare i militari a bordo della motovedetta Sar Cp 327, hanno effettuato delle ricerche sia ottiche, grazie ai potenti fari installati a bordo, sia strumentali utilizzando il visore a raggi infrarossi in grado di individuare la presenza di un corpo in mare. L’uomo è stato rintracciato a poche centinaia di metri dal porticciolo del Canneto e preso a bordo della motovedetta. Per fortuna l’allarme è rientrato del tutto quando il 31enne è apparso in buone condizioni di salute, ma soprattutto non ha inteso ricorrere ad alcun tipo di cure mediche, segno inequivocabile che la vicenda non ha lasciato tracce dal punto di vista delle condizioni fisiche del ragazzo.
Tutto è bene quel che finisce bene. Si usa dire così alla fine di molte storie, spesso raccontate, spesso solo viste in tv o al cinema, spesso lette. In questo caso, però, è proprio il caso di dirlo. È vero che due ore non sono sufficienti per dare al caso l’entità di una vera e propria scomparsa, ma il tutto in mare e la non ricomparsa dopo almeno una mezz’ora ha fatto giustamente temere il peggio e il fatto che fosse notte e non ci fossero luci naturali o artificiali a facilitare le ricerche, poteva essere solo un motivo in più per alimentare la paura. Qualche familiare, però, si sarà rivolto al cielo e, alla vista di una stella cadente, avrà espresso il desiderio di rivedere il suo caro e, per fortuna, è stato accontentato.