Scempio ambientale a Porto Cesareo
Nel territorio di Porto Cesareo, precisamente in zona Torre Chianca, è presente una grave situazione non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello igienico-sanitario.
Tale territorio è attraversato da un canale in cui, all’altezza di Porto Cesareo, a pochi metri dal mare dove trascorrono le loro giornate i bagnanti, è presente una massa enorme di alghe che è ‘andata in putrefazione’.
Da un punto di vista strettamente paesaggistico, solo la presenza di questa massa lo rovina indelebilmente in quanto sembra come se ci fosse una spessa ‘melma’ che galleggia sull’acqua; a ciò si aggiunge anche una questione di tipo sanitario in quanto, oltre ad essere un luogo maleodorante, sono presenti moltissimi insetti, soprattutto mosche, zanzare e libellule. in esso vi sono reti metalliche che fermano questa ‘melma’; se si rompessero o lesionassero si riverserebbe in mare e, di conseguenza, sulle spiaggie piene in questo periodo di bagnanti salentini e non.
Molti residenti, oltre che le strutture ricettive, si lamentano di tale situazione soprattutto per il cattivo odore e per la presenza di insetti, ma anche perchè un bel luogo come questo è stato deturpato da quello che, oserei dire, è uno scempio. Questo canale è gestito dal Consorzio Speciale per la Bonifica Arneo – Nardò.
In primo luogo non saprei cosa questo Consorzio intenda per gestione; sicuramente, visti i risultati, il significato di tale parola, che in particolar modo dovrebbe significare conservare (in questo caso anche bonificare), non è ben chiaro; in secondo luogo, anche se è stato dato in gestione, il Comune di Porto Cesareo è il principale interessato a tale situazione in quanto è una parte del suo territorio ad essere deturpata; in terzo luogo credo che, da un punto di vista sanitario, dovrebbe essere interpellata la ASL.
Questa è una situazione che ritengo assurda; siamo nel 2012 e non possono nè esistere, nè essere causate situazioni di questo genere. Magari si sta procedendo ad attuare un piano di azioni volte alla soluzione del problema, ma se non fosse così spero che vengano prese nel minor tempo possibile prima che la situazione degeneri.
Andrea Coluccia
Danilo Pati