Seimila voti da tutto il mondo per ripensare le marine di Melendugno
Straordinario successo della progettazione partecipata del Comune di Melendugno per le sue coste con più di seimila voti da tutto il mondo. Si conclude con risultati sorprendenti la fase di partecipazione della comunità al processo di valorizzazione e salvaguardia del paesaggio costiero di Melendugno.
Dopo l’incontro pubblico di apertura con l’architetto Ignacio Galan, prossimo curatore della Triennale di Architettura di Oslo, e i tavoli di urbanistica partecipata si è svolta la fase di condivisione dei progetti con la collettività. Oltre seimila sono state le preferenze per i progetti proposti dalla cittadinanza, raccolte sul sito e nelle piazze di Melendugno e Borgagne. Un esperimento vinto di progettazione partecipata che ha visto la produzione di un bagaglio condiviso di idee di progetto che saranno alla base del concorso internazionale di progettazione che verrà pubblicato nelle prossime settimane.
Voti per l’Ecomuseo del Paesaggio Costiero di Melendugno che arrivano non solo da Melendugno e dai paesi vicini, ma anche da Roma, Milano, Mosca, Hong Kong, Los Angeles e Sidney grazie al sito www.marinemelendugno.me, che in sole due settimane ha raggiunto circa 40.000 visualizzazioni, questo a dimostrazione dell’importanza che il paesaggio costiero pugliese riveste nel panorama internazionale.
Tra i progetti più votati il sentiero naturalistico di Roca Vecchia che mira a migliorare la fruibilità e dunque la divulgazione del patrimonio archeologico e naturale della marina di Roca, la conversione del parcheggio prospiciente la costa di Sant’Andrea in un’area belvedere che sappia restituire alla natura e all’uomo un rapporto equilibrato fondato sulla sostenibilità e che riqualifichi l’attuale fronte mare del borgo. La tutela degli habitat naturali dalla sosta e dal passaggio di veicoli passerà dalla realizzazione di parcheggi di scambio nell’entroterra, la dotazione di piste ciclabili che raccordino l’intera fascia costiera dalla riorganizzazione del traffico sull’attuale litoranea da Torre Specchia a Sant’Andrea. Il recupero della torre costiera di Torre Specchia immaginata come porta e contenitore museale dell’Ecomuseo delle marine Melendugnesi, la dotazione di nuovi waterfront e la riqualificazione in chiave ecologica e compatibile degli esistenti al fine di garantire la presenza di spazi per la socializzazione ed innalzare la qualità architettonica della fascia costiera, sono solo alcuni dei progetti preferiti.
Una comunità consapevole e green quella che ha partecipato a questa fase di confronto, proponendo idee innovative di uso del territorio fondate sulla tutela e valorizzazione delle emergenze del paesaggio. Ci auspichiamo che la progettazione partecipata possa diventare pratica consueta delle amministrazioni locali, nella certezza che la coprogettazione è alla base dei risultati migliori dell’urbanistica contemporanea e che il paesaggio naturale e urbano è un bene comune da difendere.
E’ sulla cultura del rispetto del paesaggio che deve essere fondata la crescita del territorio, non solo su opere fisiche dunque, ma anche su percorsi immateriali, su un nuovo modo di vedere le coste e, più in generale, le cose.
marinemelendugno.team
Condividi :