Shoah. Frammenti di una ballata
Nell’ambito della Stagione teatrale del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese, venerdì 19 gennaio (ore 21 – ingresso 6 euro) sul palco del Teatro Paisiello di Lecce in scena lo spettacolo Shoah. Frammenti di una ballata di e con il drammaturgo, regista ed attore Fabrizio Saccomanno e il violoncellista Redi Hasa. Questo appuntamento, inserito nelle iniziative coordinate dall’amministrazione comunale per il Mese della memoria, dà l’avvio ad un breve tour che porterà lo spettacolo prodotto da Ura Teatro a Chiasso in Svizzera (26 gennaio) e al Teatro India di Roma (31 gennaio e 1 febbraio). A più di settant’anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, tante sono le vicende riportate quotidianamente dalla cronaca politica mondiale che destano allarme e chiamano ad una instancabile vigilanza. Ricordare senza indulgere nella sterile retorica, questa la sfida colta da Shoah. Frammenti di una ballata. Saccomanno e Hasa sono in scena, a raccontare l’olocausto senza costruirci addosso celebrazioni e monumenti di parole, ma rendendolo invece vivo e mutandolo in un tenace pungolo.
Lo spettacolo, prodotto in occasione della “Giornata della Memoria 2015” da Farm Lecce e organizzato dal Consiglio Regionale della Puglia – Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, ha già incontrato in questi anni moltissimi giovani studenti, così come accadrà anche in queste giornate leccesi (con quattro repliche dedicate ai ragazzi), e, dopo quest’unica data in Puglia aperta al pubblico serale, si appresta ad affrontare nuove platee. Un’attesa particolare per quelle che incontrerà il 31 gennaio e il 1 febbraio a Roma, ospite della Stagione di uno degli spazi più aperti alla sperimentazione dei linguaggi artistici del Teatro di Roma, il Teatro India, nell’ambito del progetto Memoria genera Futuro programma di appuntamenti coordinato da Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2018. Singolare anche l’appuntamento del 26 gennaio a Chiasso in Svizzera, dove lo spettacolo, su richiesta del Festival Internazionale di Narrazione di Arzo in collaborazione con l’associazione Musica nel Mendrisiotto verrà declinato in nuove sperimentazioni nelle quali la drammaturgia troverà spazi inediti attorno ai suoni di una piccola ensemble diretta da Danilo Boggini e Claude Hauri.
In Shoah. Frammenti di una ballata le note si amalgamano alle parole per restituire tasselli di una storia che per intero non è forse possibile narrare, quattro piccoli racconti, storie di bambini e adolescenti vissuti al tempo della Shoah in Ucraina, Ungheria, Polonia, Italia tra il 1942 e il 1946: attraverso i loro occhi gli eventi che ha portato al potere il nazismo, le leggi antisemite, la vita nei campi di sterminio, ma anche la liberazione e l’accoglienza. “Parlare della Shoah ci pone di fronte al limite delle nostre parole e allo sforzo vano di una possibile comprensione – racconta Fabrizio Saccomanno – La Shoah è indicibile. Ma di questa storia è bene parlarne, ce lo siamo detto più volte, perché riguarda il nostro passato quanto il nostro futuro”.