25 aprile – cortegrandeonline.it http://www.cortegrandeonline.it Periodico di informazione della provincia di Lecce Thu, 03 Jun 2021 08:29:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.29 LiberArte: il 25 Aprile a Zollino http://www.cortegrandeonline.it/liberarte-il-25-aprile-a-zollino/ http://www.cortegrandeonline.it/liberarte-il-25-aprile-a-zollino/#respond Sat, 25 Apr 2015 07:55:09 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=14172 “Enna Polemìsome, ma ja ti’ llibertà” (bisogna pur lottare ma per la libertà): è questo lo slogan grico, tratto dalla nota canzone popolare “O pillo pillo pì”, dell’evento organizzato dal Comune di Zollino nel 70° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Un’intera giornata dedicata all’arte, e al suo indissolubile legame con la libertà, e alla […]

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“Enna Polemìsome, ma ja ti’ llibertà” (bisogna pur lottare ma per la libertà): è questo lo slogan grico, tratto dalla nota canzone popolare “O pillo pillo pì”, dell’evento organizzato dal Comune di Zollino nel 70° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Un’intera giornata dedicata all’arte, e al suo indissolubile legame con la libertà, e alla riflessione sui valori che hanno ispirato la Resistenza e sulla loro declinazione nel contesto attuale, sulla necessità di contrastare nuove forme di dittatura, l’intolleranza, l’ingiustizia e l’emarginazione sociale, il razzismo e le discriminazioni…
Resistenza oggi più che mai, anche quella di un territorio che lotta per difendere le proprie radici, la propria identità, i simboli viventi della propria cultura, i nostri ulivi.
Si parte alle ore 16 con la proiezione del documentario “Partigiano Salento. Presente!” di Sergio Spina, uno dei personaggi più creativi e innovativi della televisione italiana.
Un’occasione per ricordare in modo speciale il dono della Libertà conquistata dal movimento della Resistenza, con il racconto della storia dei partigiani salentini che partirono dal Salento, rispondendo all’appello per la lotta contro i nazifascisti.
L’impostazione del regista Sergio Spina è chiara: raccogliere i frammenti di memorie sparse nelle strade e nelle piazze di alcuni paesi del Salento e nelle case di chi ancora con un filo di voce può rievocare esperienze terribili ed esaltanti di un passato, quando si progettava un futuro di libertà e di democrazia partecipata per una comunità che voleva alimentarsi e crescere con la diversità e l’accoglienza dei più deboli.
A seguire il docufilm “La terra di fronte” di Fabrizio Lecce. Due terre bagnate dallo stesso mare raccontate da due uomini, un albanese e un arbëreshë, le cui vicende si intrecciano con la storia recente di due territori, l’Albania e l’Italia meridionale. Due storie di partenza alla ricerca di un futuro e di un passato sull’altra sponda dell’Adriatico. In un verso o nell’altro, questi due viaggi svelano il profondo legame storico e culturale tra due nazioni ai confini geografici tra occidente e oriente, tra capitalismo consolidato, quello dell’Italia e capitalismo acerbo, quello dell’Albania. Da un’idea di Pino Rizzo, un documentario “Luoghi e Visioni”, girato tra Italia e Albania, prodotto da Meditfilm in collaborazione con Associazione Oltrevela.
Alle ore 17 appuntamento con  “MasKreando”, il laboratorio sulle maschere teatrali a cura della compagnia teatrale NEAMERA. Sarà un’occasione per scoprire un mondo teatrale animato da personaggi grotteschi: verrà allestita una mostra di maschere realizzate con materiali differenti: cuoio, tessuto e cartapesta appartenenti al genere della Commedia dell’Arte; sarà possibile partecipare alla costruzione di nuove maschere in cartoncino sotto la guida degli operatori della compagnia, una maniera originale per Liberare la propria espressività e creatività e un pretesto per sensibilizzare il pubblico all’uso della maschera come elemento teatrale e non solo carnevalesco.
In Piazza sarà allestita la mostra “Il Pertini di Andrea Pazienza”, dedicata all’amato Presidente della Repubblica rivisitato dalla fantasia e dall’estro di Andrea Pazienza, per la prima volta nel sud Italia.
L’esposizione comprende vignette e tavole e due lavori: Pertini partigiano e Pertini story il tutto realizzato con l’inconfondibile stile e la semplicità che contraddistinguono il celebre disegnatore bolognese.
A margine si terrà l’incontro di approfondimento “Andrea Pazienza. La vita e le opere” durante il quale Antonello Vigliaroli, Responsabile Splash! Archivio “Andrea Pazienza” del MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, ripercorrerà la produzione artistica di Pazienza in parallelo alle sue vicende biografiche, soffermandosi sui personaggi più famosi dei suoi fumetti, Pentothal, Zanardi, Pertini, Pompeo.
Alle ore 19.00 “I valori della resistenza a 70 anni dalla liberazione”, dialoghi sottoforma di intervista, moderati dalla giornalista Lara Napoli, con Corradino Mineo, Senatore della Repubblica; Fausto Durante, Responsabile politiche internazionali CGIL; Paolo Paticchio, Ass. Terra del Fuoco-Mediterranea; Antonio Bonatesta, Università del Salento.
Alle ore 20.30 il recital-concerto “Un ponte sull’adriatico: gli sguardi di Ulisse”: lo spettacolo trae spunto dal celebre film del regista greco Theo Angelopoulos e da un racconto del Premio Nobel della Letteratura Ivo Andric, esso intende coniugare gli sguardi e le esperienze dei due artisti, tramite le voci di un Ulisse postbellico che nel tempo della pace e della ricostruzione ripercorre luoghi, attraversa i ponti, raccoglie le poesie e le memorie dei poeti, scritte durante la reclusione.
Il recital, dedicato alle tradizioni musicali e poetiche dell’Adriatico, avrà come protagonisti la voce recitante di Simone Franco e le sonorità del duo Hasa-Nigro, violoncello Redi Hasa, fisarmonica Rocco Nigro. Alternandosi con i due musicisti, l’attore Simone Franco, condurrà un viaggio attraverso la letteratura greco-albanese, serbo-croata, bosniaca e montenegrina, leggendo brani di scrittori e poeti come il Premio Nobel per la Letteratura del 1961 Ivo Andric, i greci Yannis Ritsos e Tito Patrikios, i croati Miroslav Krleza e Ante Zemljar e l’albanese Visar Zhiti, accomunati dalla tragica esperienza del carcere e della persecuzione politica.
A conclusione a partire dalle ore 21.30 concerto “Le otto ore – Canti di lotta, d’amore e di lavoro” con la suggestiva voce di Massimo Donno, accompagnato da Cristiana Verardo, Giulilo Bianchi, Stefano Rielli e Francesco Pellizzali.
Un viaggio tra i brani appartenenti al repertorio del canto sociale, canzoni che parlano di resistenza, appartenenza, libertà, attaccamento all’amore, alla terra, al lavoro. Dalla tradizione toscana a quella siciliana, dalla Puglia alla Lombardia. Brani che fanno parte delle diverse tradizioni regionali e canzoni d’autore di Caterina Bueno, Domenico Modugno, Giovanna Marini, Pietro Gori e molti altri.
Saranno presenti in Piazza Pertini, recentemente oggetto di intervento di rigenerazione urbana, case editrici, l’ANPI di Martano “S. Sicuro”, i ragazzi del progetto SPRAR di Zollino, artisti e particolari installazioni realizzati con libri.
L’iniziativa “LiberArte” è inserita anche nel cartellone “OpenSalento – Arti, Suoni e Sapori del Medio Salento” promosso dal Gal Isola Salento.
La Redazione

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Martano: apre la sezione dell’ Anpi http://www.cortegrandeonline.it/martano-apre-la-sezione-dell%e2%80%99-anpi/ http://www.cortegrandeonline.it/martano-apre-la-sezione-dell%e2%80%99-anpi/#comments Sun, 30 Mar 2014 11:00:39 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=11263 Riparte la sinistra. L’appuntamento è sabato 5 aprile a Carpignano Salentino, sala Don Pino Palanga. Ma è soltanto il primo approdo di un percorso che viene da lontano. Un tentativo, questa volta ufficiale, di rimettere in connessione e provare a far materializzare sotto forma di associazione le tante sensibilità di una storia politica che è […]

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Martano: apre la sezione dell’ Anpi Riparte la sinistra. L’appuntamento è sabato 5 aprile a Carpignano Salentino, sala Don Pino Palanga. Ma è soltanto il primo approdo di un percorso che viene da lontano. Un tentativo, questa volta ufficiale, di rimettere in connessione e provare a far materializzare sotto forma di associazione le tante sensibilità di una storia politica che è stata determinante in tanti momenti cruciali della nostra città. Un sentimento di appartenenza che non è stato cancellato né dalle vicende travagliate dell’ultimo decennio della sinistra locale (irriconoscibile, scontrosa, rinchiusa nel recinto dei personalismi e nelle lotte tribali) né dalle sirene grilline (seppur apprezzabilissimi nelle loro battaglie parlamentari, e non eversivi come vengono comodamente dipinti) che riducono una visione del mondo, un pensiero che ha determinato il Novecento, a mera etichetta nostalgica. Si riparte con l’intento di ridare a quel sentimento una casa. Un luogo in cui incontrarsi e discutere. Rimettersi in connessione uno con l’altro.
Riscoprendo l’humus della solidarietà e della condivisione, parole care alla sinistra. Etimologicamente fondanti. Martano, come si diceva prima, può vantare in questa tradizione politica una storia di tutto rispetto. Che non si è mai spenta. Nemmeno in momenti bui, a volte ancora più desolanti di questo. È bene ricordare qualche storia che ha dato lustro e riscatto al nostro Paese. Mi piace pensare a quella di due anziani signori: Gianni Giannocolo e Salvatore Sicuro, partigiani in Jugoslavia. La loro vicenda corrisponde, come scriveva Giorgio Bocca, a quella <<minoranza di italiani, i soliti mille delle imprese disperate, che hanno raccolto dal fango in cui erano state gettate le stellette del popolo in armi e, senza eroismi e senza retorica, ha messo in piedi la Resistenza più forte in Europa>>. L’intento di quel processo che si rimette in moto sabato è anche questo: far conoscere, divulgare. Ridare piena cittadinanza a quelle storie che hanno riscattato l’Italia. È anche un modo per riappropriarsi del presente. Sempre più incerto e acefalo. Edificato intorno all’homo hominis lupus di hobbesiana memoria. In cui il potere d’acquisto torna a demarcare la differenza sociale. Lontano da quell’Europa che aveva immaginato Altiero Spinelli dal confino di Ventotene. Oggi hanno preso il soppravvento l’ideologia del rigore, il culto dei mercati, il mito della tecnocrazia che sta destrutturando la filiera democratica. Dogmi che stanno ridando fiato alle pulsioni nazionaliste e xenofobe che ritrovano sempre più spazio e consenso in larghe fasce della popolazione. Marine Le Pen ha appena trionfato alle amministrative francesi. Se si continua così è soltanto l’inizio. C’è da scommettere che saranno sempre di più coloro in attesa del Messia, dell’uomo forte che chiuda i recinti. Facile previsione di chi di tanto in tanto frequenta i luoghi della strada. C’è ancora tempo per sollevare la democrazia dal suo disagio. Per ridare speranza ad un’Europa angustiata dalla disoccupazione. Però è necessario fare i conti con i fallimenti dell’esasperazione dell’economia di mercato. Un’ideologia che spacciandosi per neutrale in realtà rappresenta il tornaconto di pochi. È importante fare massa critica intorno a ricette vecchie e superate.
I partiti oggi sono in difficoltà proprio perché incapaci di costruire un’agenda alternativa alla globalizzazione del libero mercato. Proprio in questi giorni ricorre l’anniversario del Nafta (Accordo nordamericano di liberoscambio), in un articolo su Repubblica Rampini e Stiglitz rilevano come ormai nessuno ne rivendichi la paternità. Nessuna celebrazione, il trionfalismo e l’ottimismo con cui ci si era aperta la fase nuova sono ormai un lontano ricordo. Pertanto si riparte. Si riparte da casa nostra. Dal nostro piccolo microcosmo. Per riempire innanzitutto le parole di significato. Per coltivare la memoria e il presente. Nella fattispecie la sezione dell’Anpi che aprirà a Martano nei prossimi giorni ha il duplice intento di far uscire dall’oblio le tante storie di nostri concittadini che in quei giorni che sconvolsero il mondo scelsero la democrazia e la giustizia sociale e, contemporaneamente, per costruire un percorso politico che metta insieme rappresentatività e partecipazione. Martano deve ritrovarsi, uscire dall’angolo della passività, della marginalità e dell’interesse particolare. Parole non da poco, progetti ambiziosi, sicuramente. Ma se abbandoniamo le logiche correntizie, ci allontaniamo dai personalismi e riscopriamo la politica come mezzo per cambiare il mondo, allora tutto ritorna ad avere un senso.
Marco Termo

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Martano: l’amministrazione “se ne frega” del 25 Aprile http://www.cortegrandeonline.it/martano-l%e2%80%99amministrazione-se-ne-frega-del-25-aprile/ http://www.cortegrandeonline.it/martano-l%e2%80%99amministrazione-se-ne-frega-del-25-aprile/#comments Sun, 29 Apr 2012 15:08:04 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=3433 A volte basta davvero poco per capire quale è la cifra di un’amministrazione comunale, la sua sensibilità politica, culturale. Queste immagini parlano quasi da sole, così abbiamo trovato l’aiuola che circonda la stele in memoria dei partigiani martanesi caduti nella guerra di Liberazione. Nell’incuria, come si può tranquillamente vedere. Purtroppo non è la prima volta […]

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l'amministrazione lascia nell'incuria l'aiuola ove è ubicato il monumento

A volte basta davvero poco per capire quale è la cifra di un’amministrazione comunale, la sua sensibilità politica, culturale.

Queste immagini parlano quasi da sole, così abbiamo trovato l’aiuola che circonda la stele in memoria dei partigiani martanesi caduti nella guerra di Liberazione. Nell’incuria, come si può tranquillamente vedere. Purtroppo non è la prima volta che facciamo i conti con questa insensibilità. Per gli attuali amministratori il 25 aprile rappresenta  un inutile ricorrenza, quasi una seccatura a cui adempiere con il classico manifestino di protocollo e la corona (se tutto va bene), giusto per non creare polemiche, per non essere attaccati.

È sconcertante assistere a questo disinteresse, a questa superficialità. Curare gli spazi che la città ha dedicato ai concittadini caduti nella guerra di Liberazione significa coltivare la memoria. Significa, senza cadere nella trappola della retorica, credere ancora in un’idea di riscatto. Una parola, quest’ultima, troppo spesso, ingiustamente trascurata dall’attuale agenda politica, appiattita sui differenziali di rendimento, lo spread per intenderci, sui mercati.

Commemorare la resistenza significa  credere ancora oggi nell’autodeterminazione dell’uomo, nel cambiamento democratico, nell’emancipazione dal lavoro inteso esclusivamente come produttività, come clientelismo. Per questo è importante esserci, ritrovarsi ogni anno, perché smettere di coltivare questa memoria porterebbe ad un ulteriore impoverimento dello spirito democratico del nostro Paese, ad un ulteriore divario sociale. E quindi spetta a noi, soprattutto più giovani, non relegare il 25 aprile nell’ambito dello sterile ritualismo, dell’abito da rispolverare per l’occasione.

 

Marco Termo

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Martano: Corteo 25 aprile http://www.cortegrandeonline.it/martano-corteo-25-aprile/ http://www.cortegrandeonline.it/martano-corteo-25-aprile/#comments Tue, 24 Apr 2012 06:34:49 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=3367 Anche quest’anno Martano ricorderà i suoi caduti nella guerra di Liberazione, l’appuntamento è per mercoledì 25 aprile alle ore 11.00 in villa comunale, da dove partirà il corteo che arriverà al monumento in onore dei Partigiani, nei pressi del Largo 1 Maggio. Il corteo, organizzato dal Comitato Martano Bene Comune, è un omaggio ai martanesi […]

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a martano ci sarà il consueto corteo per il 25 aprile

Anche quest’anno Martano ricorderà i suoi caduti nella guerra di Liberazione, l’appuntamento è per mercoledì 25 aprile alle ore 11.00 in villa comunale, da dove partirà il corteo che arriverà al monumento in onore dei Partigiani, nei pressi del Largo 1 Maggio.

Il corteo, organizzato dal Comitato Martano Bene Comune, è un omaggio ai martanesi che hanno combattuto contro il nazifascismo.

 

    La Redazione 

domani corteo 25 aprile a Martano 

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25 Aprile: Calimera in bicicletta http://www.cortegrandeonline.it/25-aprile-calimera-in-bicicletta/ http://www.cortegrandeonline.it/25-aprile-calimera-in-bicicletta/#respond Tue, 24 Apr 2012 06:23:38 +0000 http://www.cortegrandeonline.it/?p=3362 ore 15.30 raduno in Piazza del Sole Una biciclettata per le strade urbane ed extraurbane del paese nel giorno della festa principale per la democrazia italiana. Un modo per onorare la Liberazione e per riappropriarsi del territorio pedalando fra le meraviglie naturali del paese e le brutture che lo rovinano. Una passeggiata per la Memoria […]

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polemonta organizza il 25 aprile in bicicletta

ore 15.30 raduno in Piazza del Sole

Una biciclettata per le strade urbane ed extraurbane del paese nel giorno della festa principale per la democrazia italiana. Un modo per onorare la Liberazione e per riappropriarsi del territorio pedalando fra le meraviglie naturali del paese e le brutture che lo rovinano.

Una passeggiata per la Memoria ma anche un monito per il futuro, una prospettiva di miglioramento che parta da un semplice gesto, l’uso della bicicletta.

Grandi e piccini, su un percorso di circa 10 km durante il quale l’unica regola sarà partire insieme, arrivare insieme.

Polemonta invita tutti a festeggiare il 25 Aprile. Viva la Liberazione.

Polemonta – La Casa della sinistra calimerese

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