TAP: spuntano fuori i documenti del ministero
Da un documento datato aprile 2012 del Ministero Dell’Ambiente, risulta che mentre la popolazione faceva pressioni per una delibera contraria al gasdotto, fotocopia di quella di Melendugno, l’amministrazione di Vernole non solo s’impegnava con TAP, ma addirittura avanzava proposte alternative proponeva lei stessa delle alternative. Qualche giorno fa il vice sindaco, vista l’assenza del titolare Mario Mangione, si era affrettato a diffondere un comunicato in cui smentiva qualsiasi contatto di qualsiasi genere con TAP.
Sito del Comune di Vernole smentita http://www.comunedivernole.it/pagine.php?m0d=Servizi&file=news&c0n=Leggi_Notizia&n0tid=794 .
Ma le bugie hanno le gambe corte e i documenti vanno subito a mettere in evidenza un accordo che risale già a marzo 2012 mentre si scriveva e si votava all’unanimità una delibera “antiTAP”. Rapporti e accordi mai tenuti nascosti da TAP,che anzi in questi giorni visto il parere sfavorevole del Ministero sul quella che sul documento viene chiamata opzione 1 a fatto valere questi accordi cominciando i rilievi preliminari nella zona PIP di Vernole.
Tutto il contrario di quello che riporta la delibera”anti TAP” votata dall’assise comunale, che vietava qualsiasi permesso anche a prospezioni ed esami.
La scoperta di questo documento incendia la scena politica del piccolo centro del Salento con accuse e silenzi assordanti da parte dell’amministrazione infedele guidata da Mario Mangione.
L’impressione dei cittadini di Vernole che dopo l’intoppi giudiziari vissute dalla zona PIP anche questa volta ci siano delle ombre nel comportamento dell’amministrazione.
Ombre che non ha contribuito a diradare nemmeno la lettera aperta scritta dal consigliere di minoranza Marcello Corsano (in allegato).
Comitato No TAP