Un’ interrogazione parlamentare per fare luce sulle tante ombre: la variante del Gasdotto Italia-Albania che sventra il Salento e minaccia salute ed incolumità dei suoi cittadini deve essere assolutamente fermata!
Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa e in allegato l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Elisabetta Zamparutti.
Divulghiamo il testo di quest’importante recente interrogazione parlamentare dell’ Onorevole Elisabetta Zamparutti della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati inerente la pericolosa, devastante ed impattante, variante al progetto della TAP, il gasdotto della Trans Adriatic Pipeline innestato a terra al neo gas-dotto della rete Snam, che ha spostato a San Foca in feudo di Melendugno (Lecce), l’attuale ipotetico approdo, in un’ area costiera assolutamente non industrializzata, ma addirittura balneare e con attraversamento di territori densamente popolati e di alto interesse naturale, archeologico, agricolo e agrituristico, con la previsione dell’ espianto di centinaia di ulivi protetti, e la realizzazione di una grande stazione di modificazione della pressione del gas con emissioni di sostanza nocive in atmosfera paragonabili a quelle di una centrale termoelettrica a gas, e di significativo impatto paesaggistico!
Un’ interrogazione alla quale dovrà ora rispondere il nuovo Governo, per cui si coglie l’occasione per invitare i nuovi Ministri, ed il nuovo Primo Ministro Mario Monti Governo a rivalutare attentamente l’opportunità di finanziare quest’opera altamente dispendiosa ed impattante, in questo momento inoltre in cui si richiedono al Paese tagli delle voci di spesa meno utili, e certamente a vietare con l’urgente intervento del suo Ministero all’Ambiente la pericolosa variante proposta dalla TAP che ha spostato verso sud a San Foca il suo nuovo approdo in variante; una scelta sciagurata anche per la stessa ditta ed i suoi interessi questo approdo, tanto che già un forte fronte popolare fatto di numerosi comitati ed associazioni, nonché di uomini politici di differenti schieramenti si sta sollevando contro quest’ennesimo sopruso progettato ai danni del basso Salento!
Così si inoltra questa lettera anche alla Regione Puglia, al Presidente Nichi Vendola, all’ Assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, all’ Assessore all’ Assetto del Territorio Angela Barbanente, all’ Assessore all’ Agricoltura Dario Stefano, ad ARPA Puglia a partire dal suo Direttore il prof. Giorgio Assennato, e alla Asl e Capitaneria di Porto competenti perché massimo sia il loro diniego di ogni concessione autorizzativa a quest’assurda variante, e così in primis ai sindaci e loro amministrazioni dei comuni interessati, in primis Melendugno, e a seguire Vernole, Castrì di Lecce, Lizzanello, Cavallino San Donato di Lecce, perché si oppongano in tutte le sedi a quest’ opera altamente impattante e pericolosa. Ricordiamo come se ve ne fosse bisogno che il sindaco, o chi ne fa le veci, è sul territorio comunale, la massima autorità sanitaria responsabile della sicurezza ed incolumità dei cittadini, specie poi per quei fattori di rischio introdotti da loro deliberazioni!
Per cui siamo certi non metteranno la sicurezza pubblica, e dunque la vita dei cittadini su un piatto della bilancia, mettendo sull’altro royalty, benefit, quantitativi gratuiti di denaro, regali d’ogni genere alla comunità, una tantum di denaro, ecc., che non ne possono comprare la felicità e la salubrità ed integrità dell’ambiente, la vita, valori e beni di incommensurabile e non monetizzabile valore! Per cui si invita tutti costoro, ma sicuramente non ve ne sarà bisogno, e la Provincia di Lecce a svincolarsi dalla volgare prigione della retorica delle compensazioni economiche per tentare di giustificare dei “si” meschini di fronte al grande “NO” che il territorio sta già dicendo e sta dicendo in maniera sempre più alta e vigorosa a quest’ennesimo sopruso!
– Scarica l’interrogazione parlamentare dell’ Onorevole Elisabetta Zamparutti –