ZINGARI A SETTEMBRE
A Borgagne c’e’ un gruppo di buontemponi che ha inventato questo particolare modo di fare le vacanze: ogni anno si sceglie un borgo, una regione o un sito da visitare e tutti insieme targati con le stesse magliette e i berretti uguali si dirigono, generalmente in pullman, a scoprire un nuovo posto.
Gli ideatori di questo esercizio spirituale al contrario, sono stati 4 -5 amici di Borgagne tra cui il dott. Innocenzio, un certo Amerigo e il buon’anima de lu ‘Ntoni de mesciu Ninu…” Esercizio spirituale perche’ durante tutto il tempo del peregrinare si attuano i 3 voti classici del clero monastico: povertà, castità e obbedienza.
Viene scelto a caso un componente che deve fare il cassiere (sempre Amerigo) in modo da non maneggiare mai lo sporco denaro; le donne sono bandite dal consesso suddetto per tutto il periodo del viaggio ed inoltre bisogna sempre obbedire ciecamente ai comandi del direttivo! “Al contrario” la sera si puo bere di tutto e di piu’, si mangia sconsideratamente, si suona la chitarra e si fanno cori paesani a squarciagola!
Nel corso degli anni mete importanti sono state: Sicignano degli Alburni, le 5 terre, Viterbo e Caprarola con la sede dei Papi, Palazzo Farnese, le Marche e cosi’ via… I conti alla fine erano veramente da zingari: poche spese e tanto divertimento!
Quest’anno la meta e’ stata la Valle d’Aosta. Gia’ alla partenza ci sono state valigie e valigioni pieni di cappotti, maglie di lana di pecora e pigiami in pile che hanno riempito mezzo pullman. Arrivati li’ gli zingari hanno avuto la sorpresa di dover dormire in un hotel a 5 stelle per la modica cifra di 80 euri a notte a persona! Il giorno dopo la pensione completa veniva coronata presso il ristorante “Le 3 Galline”; e, caso unico al mondo, mai successo prima, le 3 galline hanno spennato gli 8 polli borgagnesi: 70 euri a pasto a pollo! Meno male che quest’anno non erano gli 11 o 12 componenti degli anni scorsi! Altrimenti… le casse della compagnia sarebbero totalmente vuote! La sera ci si consolava con qualche strimpellata di chitarra e qualche WhatsApp (udite!udite!) dal telefonino di Aldo Turi, fra tutti, il piu’ tecnologico!( Che compagnia!). Lui che era fermamente convinto che il telefonino di 19euro e novanta che gli aveva regalato al suo compleanno Fernando Durante (il giornalista!) fosse il migliore! (tirchi,tirchi,tirchi!) No, no no tirchi, ma perche’ quel telefonino non e’ intercettabile e non lascia traccia …di nulla!
Tornando mestamente giu’ per l’Italia, decidono di fermarsi sulla costa romagnola per far visita al famoso castello di Gradara, luogo che fece da cornice alla storia galeotta d’amore di Paolo e Francesca. Ma ahime?! Non capitarono li’ nella prima domenica del mese, quando, per decreto, il castello si puo’ visitare gratis! Altra botta! Hanno dato fondo agli ultimi risparmi che erano rimasti in cassa, ed hanno visitato il castello, pagando fior di quattrini per entrare. Dimenticavo! Dalla Valle d’Aosta gli zingari avevano fatto una puntatina a Lugano, nella Svizzera italiana. Li’ altra botta al ristorante… e speriamo che non arrivi una maximulta per eccesso di velocita’. Sarebbe un’onta! A guidare per tutto il viaggio e’ stato infatti il dott.Riccardo, e mica tanto piano. Mi dicono che e’ stato superveloce ed abbastanza spericolato! D’altronde dopo un anno di duro lavoro…semel in anno licet insanire! Seneca docet! In conclusione anch’io farei lo zingao cosi’. Il problema e’ per chi fa lo zingaro sempre. E’ un duro lavoro. E’ un duro vivere. E’ duro.
La Redazione
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traspare una vaga acredine misto invidia……forse perche’ essere imitati e’ un onore…imitare,o tentare di farlo…un po’ meno.. in ogni caso onorati dell’attenzione !!! PACE E PENE a TUTTE da fra Gaudenzio-Miu caru da TORRE MUZZA