Zollino: il discorso di Antonio Chiga alla festa del 4 Novembre
E’ stato un discorso di stampo pacifista, contro tutte le guerre e gli armamenti, di solidarietà, quello che il sindaco di Zollino, Antonio Chiga, ha rivolto ai ragazzi delle scuole ed alla cittadinanza, in occasione della commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, il 4 di Novembre. Segnali forti inseriti in un intervento più ampio dal notevole spessore culturale. Di seguito riportiamo alcuni passaggi del discorso del Sindaco Antonio Chiga nella ricorrenza del 4 novembre.
“…Siamo qui, allora, non per festeggiare una vittoria.
Il 4 novembre non può che essere giorno di lutto, occasione di riflessione collettiva e profonda.”
“Caddero sui campi di battaglia non numeri, non soldati, ma mariti, figli, fratelli, amici, molti dei quali nel fiore degli anni, giovani e giovanissimi….
Il 4 novembre deve far riflettere soprattutto su questo grido di dolore, grande, su questo grande vuoto lasciato dalle guerre, per non dimenticare…”
“Si continua purtroppo a finanziare l’acquisto di terribili strumenti d’attacco, come i caccia F-35, … E contemporaneamente si lascia invece quasi privo di risorse il Servizio Civile Nazionale, ad esempio, strumento di difesa civile, non armata, non violenta della Patria…”
“Bisognerebbe favorire con più risorse la cooperazione internazionale…Tagliare le spese militari per liberare risorse, investire sui giovani, sul lavoro e la sicurezza sociale”
“I segni delle persecuzioni, delle discriminazioni etniche, religiose, razziali che sconvolgono questi stati dell’Africa, possiamo vederli negli occhi dei ragazzi richiedenti asilo e rifugiati che ospitiamo da qualche mese anche nella nostra comunità…”
“La Zollino che vogliamo è un luogo aperto e solidale, che scommette sulla sua forte identità, sulle sue tradizioni, sui suoi prodotti tipici, come fattori di crescita e sviluppo, ma che proprio perché forte e consapevole della propria ricchezza culturale, della sua storia, non ha paura di confrontarsi…”
“Attenti voi ragazzi, attenti tutti noi che in continuazione veniamo bombardati da messaggi distorti di questo tipo che ci incitano a diventare diffidenti, egoisti, avari di cuore…”
“…Ringrazio tutti voi che avete partecipato a questa giornata di commemorazione, non una festa, ma una giornata di commemorazione, in cui commuoversi nel ricordo di fatti tragici, provando a immaginare i volti di quei caduti, i loro sguardi, i sorrisi, le vite spezzate dei nostri giovani, dei nostri uomini vittime della guerra.
Tra questi, anche Antonio Chiga, che morì probabilmente nel luglio del 1943 a soli 34 anni a Campobello, in provincia di Agrigento, in Sicilia. Il suo corpo non fu mai più ritrovato. Mia nonna attese per anni il suo ritorno.
Di lui sono rimaste solo qualche fotografia e le lettere scritte dal fronte.
Mio padre non lo ha mai conosciuto.
A mio padre e agli altri familiari dei caduti di tutte le guerre, passate ed in corso, rivolgo il mio pensiero.”
A cura di Fernando Durante
Condividi :