Zollino: intervista al Sindaco Antonio Chiga
CHE COSA E’ CAMBIATO ORA CHE E’ SINDACO DI ZOLLINO RISPETTO ALLA SUA RECENTE ESPERIENZA POLITICO AMMINISTRATIVA DA VICE SINDACO?
Sono aumentati i litigi con mia moglie… Naturalmente è cambiata la prospettiva. Essere Sindaco di un comune in questo momento drammatico dal punto di vista economico e lavorativo è certamente un compito difficile. Lo Stato poi ci obbliga, tagliando i trasferimenti, ad aumentare le tasse ed a introdurne di nuove (vedi TASI) per far fronte ai servizi essenziali e c’è il rischio di essere percepiti quasi come esattori. Io non ci sto e voglio provare a sfidare il sistema con scelte coraggiose. Ho la grande fortuna di avere accanto un gruppo di giovani motivati e capaci che sono sicuro ci permetterà di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Sarà essenziale a tal fine riuscire anche a mantenere vivo l’entusiasmo che ha contraddistinto la nostra campagna elettorale.
QUALI SONO I RAPPORTI CON LA MINORANZA?
Sino ad oggi i rapporti sono stati improntati alla correttezza istituzionale. Non sono mancate tuttavia le occasioni di confronto e le divergenze su alcuni argomenti all’ordine del giorno dei consigli. Per la verità, almeno su materie come quella del bilancio e dei tributi locali avremmo preferito un’azione propositiva e un contributo concreto all’attività amministrativa al posto di facili strumentalizzazioni che ingenerano anche cattiva informazione ai cittadini. Speriamo che in futuro il dibattito diventi più maturo…
QUALI SONO STATI I PRIMI ATTI FONDAMENTALI VARATI DELLA SUA GIUNTA?
Le prime due delibere della nostra amministrazione sono state (casualmente?) due concessioni di patrocini: il primo al Puglia GayPride che si è concluso con un party nella suggestiva Area Breda della Stazione Ferroviaria di Zollino; il secondo alla iniziativa di presentazione del progetto SPRAR, che prevede accoglienza in favore di richiedenti asilo e rifugiati politici. Due atti simbolici e certamente non fondamentali ma che cito però perchè caratterizzano fortemente il nostro agire amministrativo e le nostre scelte politiche: Zollino è una comunità matura, che lotta contro tutte le discriminazioni, sessuali, di genere, di razza e culturali. Sempre nelle primissime settimane abbiamo confermato la convinta adesione al protocollo d’intesa tra Regione, sindacati e comuni per il “lavoro minimo di cittadinanza”. Mantenendo fede all’impegno preso con gli elettori abbiamo poi attivato da subito la diretta streaming dei consigli comunali per permettere una maggiore partecipazione alla vita amministrativa. Abbiamo inoltre aderito a numerose iniziative per ribadire il forte no alla TAP.
Devo essere sintetico? Inizio con il dire che il nostro territorio è interessato da diversi lavori pubblici che nei prossimi mesi porteremo a termine. Grazie ai finanziamenti in corso potenzieremo infrastrutture strategiche come la zona PIP, la rete di fognatura bianca e il depuratore (risolvendo definitivamente gravi problemi di allagamenti in alcune zone del paese) e valorizzeremo alcuni beni culturali di pregio come il frantoio ipogeo e i Pozzi di Apigliano. I cantieri aperti ci permetteranno, inoltre, di migliorare significativamente il nostro arredo urbano, la segnaletica culturale e di rifare il manto stradale delle vie principali senza gravare sulla casse comunali. Un discorso a parte merita l’intervento di rigenerazione urbana che riguarda Piazza Pertini, Piazza Sant’Antonio e via Caterina Orsini. Si tratta di lavori complessi che porteranno qualche disagio alla viabilità ma che, ci auguriamo, serviranno a cambiare il volto del paese. In particolare i lavori di piazza Pertini ci restituiranno finalmente una vera piazza, quella in cui insisteva “lu castieddhu” (palazzo baronale abbattuto negli anni ’70). Riteniamo fondamentale in questo iter l’apporto di tutti i cittadini: nei giorni scorsi abbiamo presentato in un incontro pubblico il progetto di rigenerazione e avviato i lavori. Seguiranno una serie di incontri e iniziative per riflettere insieme alla comunità sui nostri spazi urbani, sui luoghi della socialità, sulla mobilità e sul futuro assetto del nostro territorio, su quella che dovrà essere insomma la filosofia del nuovo Piano Urbanistico Generale. Un percorso avvincente che interrogherà anche la memoria collettiva, la storia dei luoghi raccontata spesso dai toponomi storici. Nella pentola, poi, abbiamo messo a cuocere diversi progetti in campo ambientale, tema a noi particolarmente caro: imminente la piantumazione di 60 alberi di ulivo nel giardino della scuola, nel Parco di Spalungano e in alcune aiuole; la bonifica di alcuni siti inquinati e la pulizia delle strade extraurbane e la promozione di percorsi rurali; l’installazione della “casa del riciclo”. E’ in corso di progettazione anche un innovativo impianto di autocompostaggio collettivo per la raccolta dell’umido e la produzione di compost di qualità. Ci piace segnalare, ancora, la particolare attenzione rivolta dall’amministrazione ai nuovi nati. Con il progetto INVITRO e le altre iniziative di cui il comune è partner, infatti, a partire da quest’anno forniremo gratuitamente kit di libri e pannolini lavabili alle famiglie di Zollino, e organizzeremo corsi di lettura ad alta voce, incontri su allattamento, massaggi neonatali ecc… In campo culturale siamo già partiti con una iniziativa denominata: “Dai 100 anni dalla Grande Guerra ai 70 anni dalla Liberazione”, che prevede una serie di appuntamenti di approfondimento sulla storia locale. Il primo di questi è stato dedicato alla commemorazione della quasi sconosciuta strage del piroscafo Dubac al largo di Otranto, avvenuta il 25 settembre 1943, nella quale hanno perso la vita molti salentini, tra cui uno zollinese.
Fabio Tarantino
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