Zollino: questa sera si “celebra” la memoria e la funzione delle “Pozzelle”
Parlare di acqua a Zollino equivale a riportare la memoria ai pozzi distribuiti su tutto il suo territorio che, almeno, fino agli anni quaranta hanno dissetato gran parte del paese. In particolare quelli siti in un avvallamento che prende proprio il loro nome: Pozzelle. Alcuni- fra l’altro- sostengono che siano stati realizzati da Pirro (ma la notizia andrebbe verificata storicamente ndr).
Organizzata dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Associazione H2O- Nuovi scenari per la sopravvivenza, Club Unesco Zollino, le Pozzelle ospiteranno questa sera, a partire dalle ore 19, la seconda edizione della manifestazione che prende il nome da uno dei pozzi- “Scordari, no Scodari (in grico vuol dire- aglio)”- La memoria delle Pozzelle di Zollino- Architettura rurale, pietra ed acqua. Luogo in cui si confronteranno esperti del ramo nel corso di un incontro con l’architetto Riccardo Dalisi, massimo esponente del Sud Italia nel campo dell’architettura e del disegn che terrà una relazione sull’argomento. Dalisi è un esponente di spicco del mondo accademico, impegnato nel sociale, con un curriculum corposo fatto di importanti collaborazioni.
Nel 2010 ha presentato, in collaborazione con la Triennale di Milano e la Nuova accademia di Belle Arti di Milano, la prima edizione del “Premio compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita. “Anche le pietre” scrive Dalisi “sono testimonianze dell’integrità di un territorio. Con le loro composizioni, segni e spazi contribuiscono al lavoro dell’artista per la salvazione di una memoria che sarà fonte di sentimenti, idee e strategie fertili”.
L’incontro fa parte del progetto di cooperazione internazionale Italia-Grecia, “Stonetrad”, finalizzato alla valorizzazione e fruizione turistica dei beni architettonici. “Le pietre”, dichiara Francesco Pellegrino sindaco di Zollino, “raccontano la storia dei territori. Le chiese, i monumenti, i centri storici, le masserie, le costruzioni rurali, i menhir, i dolmen, i betel, le pozzelle, sono la testimonianza di una storia che spetta a noi conservare, rispettare e tramandare. “Stonetrad” ci dà la possibilità di studiare e valorizzare questo patrimonio”.
“Le pozzelle”, sostiene Antonio Chiga, vicesindaco di Zollino ed assessore alla Cultura, “sono un monumento simbolo per il nostro paese. Le ritroviamo in tre diversi siti, ciascuno con le sue peculiarità e la sua storia: Pozzelle di Pirro, Cisterne Masseria Gloria e Pozzi di Apigliano. Sono un raro esempio di architettura rurale, dell’ingegno e della grande capacità di adattamento delle nostre genti in questa terra assetata.
Da tempo immemorabile e sino a qualche decennio fa le pozzelle sono state utilizzate per la raccolta dell’acqua piovana indispensabile per la sopravvivenza”. Nel corso di una tavola rotonda , oltre agli amministratori locali, interverranno: la presidente dell’Associazione H2O, Cintya Concari; Gabriele Miceli e Paola Durante, che illustreranno le finalità del progetto In.Cul.Tu.Re. Modererà l’incontro l’architetto Roberto Marcatti, docente del Politecnico di Milano.
Fernando Durante